Auto, l’Europa (forse) ci ripensa: Bruxelles ora discute di multe ed emissioni
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Bruxelles torna ad occuparsi di automobili, questa la notizia. Il dubbio che si nasconde dietro la nota ufficiale è se lo farà proponendo soluzioni che si occupino di abbassare i prezzi ed eliminare multe o divieti. Al tavolo del dibattimento ci saranno i costruttori e le aziende che si occupano di componentistica, i sindacati e naturalmente la politica, cioè i rappresentanti dei Paesi che hanno fabbriche, operai e interessi nel settore. (La Gazzetta dello Sport)
Ne parlano anche altri media
Di Edoardo Nastri Auto, l'Europa si prepara a cancellare le multe ai costruttori: «Adattiamo le normative» (Corriere della Sera)
Dobbiamo sostenere questa industria nella profonda e dirompente transizione che ci attende. Ogni settore ha esigenze uniche ed è nostra responsabilità adattare soluzioni che siano competitive. (HDmotori)
«Approccio tecnologico aperto». È tutta qui, in queste tre parole, la svolta di Bruxelles che potrebbe salvare l’auto europea. La frase è contenuta nel documento diffuso dalla Commissione Ue con cui Ursula von der Leyen sembra intenzionata ad imprimere una provvidenziale sterzata al green deal ideologico e distruttivo (almeno per un comparto strategico della manifattura come l’automotive) fino ad ora venerato come un sacro comanda mento. (Liberoquotidiano.it)
Il Dialogo si concentrerà in particolare su “promuovere l’innovazione e la digitalizzazione basate sui dati, basate su tecnologie lungimiranti come l’intelligenza artificiale e la guida autonoma”; “sostenere la decarbonizzazione del settore, in un approccio tecnologico aperto, dato il suo ruolo nel raggiungimento degli ambiziosi obiettivi climatici dell’Europa”; “affrontare posti di lavoro, competenze e altri elementi sociali nel settore”; “semplificare e modernizzare il quadro normativo”; “aumentare la domanda, rafforzare le risorse finanziarie del settore e la sua resilienza e catena del valore in un ambiente internazionale sempre più competitivo”. (EuNews)
«Abbiamo chiesto all’Europa una revisione del contesto normativo e la rimozione della follia delle multe che sta costringendo le case automobilistiche a chiudere gli stabilimenti». (Secolo d'Italia)
«Nella difficile situazione in cui si trova l'industria automobilistica in molti casi a livello mondiale, ma soprattutto in Europa, non ha senso gravarla ora con ulteriori multe per non aver raggiunto risultati nel prossimo anno. (Il Messaggero - Motori)