Doppio femminicidio di Modena, la sentenza che offende

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
la Repubblica INTERNO

Motivi umanamente comprensibili? Per la Corte d’Assise di Modena sarebbe umanamente comprensibile il fatto che un uomo uccida a fucilate la moglie e la figlia di lei. Umanamente comprensibile che, dopo il duplice assassinio, chiami il suo avvocato, vada al bar del suo paese e risponda, a chi gli chieda cosa sia successo: “Niente, ho ammazzato mia moglie e mia figlia”. Umanamente comprensibile, se… (la Repubblica)

La notizia riportata su altri media

“L’ergastolo lo abbiamo ricevuto noi, spero che sia fatta giustizia”. (Fanpage.it)

Sono le 19 quando si fa il bilancio delle dichiarazioni alle agenzie: almeno una quarantina, a poche ore dalla notizia delle motivazioni con cui la Corte d’assise di Modena ha deciso di condannare a trent’anni anziché all’ergastolo Salvatore Montefusco, il 73enne che il 13 giugno del 2022 uccise a fucilate la moglie Gabriela Trandafir e la figlia di lei Renata, a Cavazzona, frazione di Castelfranco Emilia. (Il Dubbio)

(Adnkronos) – Il presidente dell’Istituto nazionale tributaristi (Int), Riccardo Alemanno, ha ripreso i confronti con rappresentanti parlamentari su alcune problematiche professionali, incontrando il presidente della commissione Attività Produttive, Alberto Gusmeroli, che è anche componente della commissione Finanze della Camera. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

Nell’epoca delle divisioni manichee, ci sono davvero poche notizie che mettono tutti d’accordo. «Sentenze come questa non fanno altro che vanificare leggi come il Codice Rosso e il lavoro di prevenzione, mandando messaggi culturali devastanti», dice la deputata della Lega Laura Ravetto, responsabile del dipartimento Pari opportunità del Carroccio, che annuncia «un’interrogazione al ministro della Giustizia perché la vicenda non si può chiudere con un triste titolo di giornale». (il Giornale)

Trent’anni, risponde la Corte di assise di Modena, i motivi del doppio femminicidio sono «umanamente comprensibili». In tanti però non comprendono le motivazioni della sentenza sulla morte di Gabriela Renata Tradafir, 47 anni, e di sua figlia, Renata Alexandra, 22 anni, per mano del marito della prima, a colpi di fucile (a canne mozze e con matricola abrasa, ndr), nella casa in cui vivevano a Castelfranco Emilia. (ilmessaggero.it)

Per il doppio femminicidio di Modena – con Salvatore Montefusco, imputato per l’uccisione a fucilate di Gabriela Trandafir e della figlia di lei Renata – la Corte d’assise di Modena ha di fatto ridimensionato nel merito la richiesta dell'accusa, riducendo a una condanna a 30 anni di carcere la (Secolo d'Italia)