Scontri e feriti al corteo pro Palestina. Il Viminale: «C'erano infiltrati» arrivati anche da Padova e Mestre «inseriti nelle prime file»

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ilgazzettino.it INTERNO

Bottiglie, pali della segnaletica, pietre e bombe carta contro le camionette delle forze dell’ordine: alla fine i professionisti dei disordini hanno forzato il blocco formato dai blindati in via Ostiense nel corso della manifestazione Pro-Palestina di ieri a Roma, manifestazione non autorizzata. Prima la calma apparente poi gli scontri innescati da gruppi di infiltrati, antagonisti prevalentemente del Nord Italia, arrivati da Padova, Torino e Mestre inseriti nelle prime file. (ilgazzettino.it)

Se ne è parlato anche su altre testate

Gli agenti della Polstrada e dei commissariati, insieme con la Digos, hanno fermato numerosi pullman e auto private. (Corriere Roma)

. Alcune persone sono state fermate dopo gli scontri che si sono verificati al corteo pro Pal a Roma. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Di Giulia Bonezzi e Marianna Vazzana Alle quattro e mezza del pomeriggio, mentre a Roma il presidio non autorizzato pro Pal si è trasformato nel corteo che entro breve degenerà in guerriglia contro le forze dell’ordine e cariche con gli idranti a sostituire la pioggia che bagna la capitale, in largo Cairoli a Milano è spuntato il sole. (IL GIORNO)

La ferocia di Netanyahu e il fanatismo in piazza a Roma

Non ci arrendiamo. Il movimento pacifista sta progettando una giornata nazionale che si terrà il 26 ottobre per un più complessivo passo del movimento nonviolento Pro Palestina (left)

«La legalità non è uno dei parametri con cui portiamo avanti le nostre lotte». È questo il disclaimer che apre il vademecum tascabile che ieri circolava tra i manifestanti di Roma. (il Giornale)

colorati con casse di cibo, acqua e medicinali” (La Comunità) (La Stampa)