Emanuela Massicci, il marito Massimo Malavolta ha chiesto aiuto 7 ore dopo averla uccisa di botte: «Lei ha provato a difendersi»

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Un violento pestaggio, compiuto ore prima di avvisare i genitori con una telefonata sconvolgente: «Emanuela non respira più». Sono gli ultimi attimi di vita di Emanuela Massicci, 45 anni, massacrata di botte nella notte del 19 dicembre dal marito 48enne Massimo Malavolta nella loro abitazione a Ripaberarda, frazione di Castignano, in provincia di Ascoli Piceno, mentre in casa c'erano anche i due figli. (leggo.it)

Ne parlano anche altri media

CASTIGNANO (AP) – Si rende noto che la Procura di Ascoli Piceno ha conferito oggi, 20 dicembre, l’incarico di procedere all’autopsia sul corpo di Emanuela Massicci, la donna uccisa dal marito Massimo Malavolta nella frazione di Ripaberarda, nel Comune di Castignano. (Riviera Oggi)

Video in Evidenza X Melissa Satta: "Desideri per il nuovo anno? Che sia più facile" Melissa Satta: "Desideri per il nuovo anno? Che sia più facile" Giulia Cecchettin, la confessione choc di Turetta: “L’ho uccisa guardandola negli occhi” - guarda VIENI, NON RESPIRA - L’assassino, Massimo Malavolta, operaio di 45 anni, l’ha picchiata fino a toglierle la vita. (OGGI)

Massacrata di botte a mani nude e con una furia disumana dal marito, con i figli di 10 e 11 anni in casa. «Papà corri, Emanuela sta male, non respira». (il Giornale)

La tragedia per i due bambini: "Annullata la recita di Natale, grande ansia tra tutti gli alunni"

Picchiata e uccisa dal marito. (Sky Tg24 )

Uccisa a mani nude con violenza inaudita. È morta così Emanuela Massicci, la maestra di 45 anni vittima del marito, Massimo Malavolta. (leggo.it)

Sono quelli dove ogni giorno siedono i figli di Emanuela Massicci, la donna brutalmente uccisa dal marito Massimo Malavolta, il loro papà. Alla scuola secondaria Don Bosco di Castignano, dove i due bambini frequentano rispettivamente la classe prima e seconda, l’altro ieri sarebbe dovuta andare in scena la recita di Natale, ma tra i corridoi del plesso, al clima di serenità e gioia di un giorno di festa, sono subentrati incredulità, paura e sdegno. (il Resto del Carlino)