I piani elettrici di Stellantis perdono altri pezzi. Dopo Termoli tocca a Orano

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Start Magazine ECONOMIA

I piani elettrici di Stellantis perdono altri pezzi. Dopo Termoli tocca a Orano L'amministratore delegato di Stellantis ripete che il Gruppo è pronto alla sfida della mobilità elettrica, ma la jv con Total e Mercedes ha realizzato solo una delle tre gigafactory previste e non intende procedere oltre mentre quella con Orano per il recupero delle batterie esauste è appena andata in frantumi “Sull’elettrico siamo pronti, non si può tornare indietro”. (Start Magazine)

Ne parlano anche altre testate

Nei giorni scorsi vi abbiamo riportato alcune indiscrezioni provenienti dalla Serbia, paese in cui Fiat Panda sarà prodotta, che riportano presunti ritardi nell’avvio della produzione del modello di Fiat presentato ufficilmante lo scorso 11 luglio. (ClubAlfa.it)

Ennesimo bentornato dalle ferie amaro rivolto da Stellantis ai lavoratori italiani. Dopo Mirafiori sembra infatti destinato a fermarsi nuovamente anche Pomigliano che produce solo la metà delle city car che potrebbe assemblare. (Start Magazine)

Sempre più attenzione su Fiat Panda, con Stellantis che però non rilascia date ufficiale sulla sua produzione. Ma i rumors vogliono il SUV ormai in dirittura d'arrivo (Virgilio)

Stellantis rinuncia al progetto sul riciclo delle batterie in Francia. Un altro passo indietro sull’elettrico

La celebre utilitaria di Fiat starebbe affrontando alcune difficoltà, secondo quanto segnalato dai rappresentanti sindacali della FIM CISL di Napoli, che hanno lanciato un allarme per lo stabilimento Stellantis di Pomigliano d’Arco, storico sito di produzione della famosa city car italiana. (ClubAlfa.it)

A pochi mesi dalla decisione di Automotive Cells Company di sospendere i progetti per le gigafactory di Kaiserlautern e Termoli, salta una delle iniziative che avrebbero consentito al gruppo di rafforzare la sua posizione nella catena del valore delle batterie per auto elettriche e di agevolare l'accesso alle materie prime: la joint venture con Orano prevista dal memorandum d'intesa sottoscritto poco meno di un anno fa. (Quattroruote)

La decisione è coerente con i timori più volte espressi dall’ad, Carlos Tavares: «Non investiamo in capacità che non possiamo usare, sarebbe un bagno di sangue» (Milano Finanza)