La Russia ha staccato il gas all'Europa, cosa succede adesso
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Le forniture di gas russo tramite l'Ucraina si sono interrotte quando in Italia erano le 6 del mattino. "Gazprom ha perso in data odierna la capacità tecnica e legale di far transitare il gas" si legge in un comunicato dell'azienda statale russa. Dalla Commissione europea assicurano che "l'impatto sull'approvvigionamento sarà limitato" in Europa, grazie anche alle "rotte alternative". Ma i prezzi del gas naturale hanno toccato intanto per la prima volta dall'ottobre 2023 i 50 euro al megawattora e gli analisti prevedono nel corso del 2025 un aumento del 30% della bolletta per l'energia. (Today.it)
La notizia riportata su altri media
TRIBUTO – Siamo al primo giorno del 2025, domani l’Inter scenderà subito in campo per la semifinale di Supercoppa Italiana contro l’Atalanta. La squadra si trova a Riyadh, oggi ha fatto la rifinitura di vigilia dopo la conferenza stampa di Simone Inzaghi e Henrikh Mkhitaryan. (Inter-News)
L'espansione dell'area senza frontiere a 29 membri arriva dopo che i due Paesi dell'Europa orientale sono stati parzialmente inclusi nella zona Schengen a marzo, eliminando i controlli di frontiera nei porti e negli aeroporti. (Tuttosport)
Questa la prima conseguenza della scadenza, al 31 dicembre 2024, del contratto di transito quinquennale tra la russa Gazprom con l'ucraina Naftogaz. Da oggi il gas russo non arriverà più in Europa attraverso l'Ucraina. (il Giornale)
Lo scrive la Commissione europea nelle conclusioni della sua valutazione sullo stop del contratto tra Kiev e Mosca, indicando le le rotte alternative di approvvigionamento "per portare i volumi necessari" in Europa attraverso i "quattro principali percorsi di diversificazione, con volumi provenienti principalmente dai terminali Gnl in Germania, Grecia, Italia e Polonia ma forse anche dalla Turchia". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nella sera del 31 dicembre, il prezzo del gas naturale in Europa ha superato la soglia dei 50 euro al megawattora (MWh), segnando un livello mai raggiunto da oltre un anno. Questo incremento significativo ha scatenato allarme tra analisti ed economisti, prefigurando un 2025 difficile sul fronte energetico. (Primonumero)
L’interruzione del transito del metano russo attraverso l’Ucraina è una sconfitta innanzitutto per Mosca, che se non riuscirà a reindirizzare le sue esportazioni perderà incassi per 6,5 miliardi di dollari, poi anche per Kiev, che ha voluto a tutti i costi tagliare … (Il Fatto Quotidiano)