Giubileo, scoperta la cricca dell’asfalto Nel mirino dei pm appalti per 100 milioni
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Aziende fantasma, gare truccate e lavori scadenti. E' quanto ipotizza la Procura di Roma che indaga sugli appalti delle strade del Giubileo Vincevano gli appalti di Roma Capitale e Astral (Azienda Strade Lazio) – compresi quelli per il Giubileo 2025 – grazie a gare pilotate e aziende fantasma e poi eseguivano i lavori con materiali scadenti. Il tutto con il beneplacito dei funzionari preposti ai controlli, i quali in cambio ricevevano “benefit” o l’assunzione dei figli. (LA NOTIZIA)
Ne parlano anche altre testate
Le foto con il calciatore Nicolò Zaniolo e l'amicizia, almeno social, con ex parlamentari e assessori ai lavori pubblici. Leggi tutta la notizia (Virgilio)
C'era anche il programma "Caput Mundi", ovvero fondi del Pnrr che per il Giubileo venivano destinati a siti archeologici e culturali, nelle mire dell'imprenditore Mirko Pellegrini indagato dalla Procura di Roma nel procedimento in cui si ipotizza la corruzione negli appalti per la manutenzione del manto stradale della Capitale. (Tiscali Notizie)
La Finanza indaga sulle gare di appalto per i lavori di manutenzione e rifacimento delle strade a Roma per il Giubileo. Sarebbero coinvolti alcuni funzionari pubblici. Servizio di Luigi Ferraiuolo. Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
C’è anche la «manutenzione straordinaria per i rifacimenti dei terrazzi di copertura» della cittadella giudiziaria a piazzale Clodio — finanziata con il Pnrr — tra gli appalti vinti dalla Ldp strade srl, una delle società di punta di Mirko Pellegrini, l’imprenditore al centro della presunta corruzione che coinvolge quattro dipendenti del Campidoglio e uno della Regione, anche accaparrandosi fondi per il Giubileo (Corriere Roma)
Cercavano la documentazione a supporto di una maxi-inchiesta per corruzione che riguarda gli appalti per il rifacimento stradale della capitale, alcuni dei quali sarebbero stati finanziati con i fondi del Giubileo (il Giornale)
Le aziende che fanno riferimento a Mirko Pellegrini, il “signore dell’asfalto” romano finito nell’inchiesta della Procura di Roma sui presunti appalti pilotati nella manutenzione stradale capitolina, avevano avuto accesso anche ai fondi per il Giubileo 2025 stanziati dal governo italiano. (Il Fatto Quotidiano)