A Roma per la Palestina eravamo migliaia. Malgrado il ‘black mirror’ allestito da Piantedosi e Meloni

A Roma per la Palestina eravamo migliaia. Malgrado il ‘black mirror’ allestito da Piantedosi e Meloni
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Per saperne di più:
Il Fatto Quotidiano INTERNO

Per gli appassionati del genere “distopia”, il 5 ottobre il governo Meloni ha reso concreto ciò che molti film e serie presentano come mera rappresentazione immaginaria di un futuro spaventoso. Mancavano il riconoscimento biometrico e il controllo dell’iride e avremmo potuto pensare di trovarci sul set di una nuova puntata di “Black Mirror”. Invece no, eravamo in una piazza a Roma in un sabato d’autunno in cui sole e pioggia si sono alternati di continuo. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Si tratterebbe di un giovane conosciuto nel mondo dello sport del calcio per aver militato in alcune formazioni del territorio, che durante gli scontri avvenuti a Porta San Polo, avrebbe subito delle lesioni. (il Resto del Carlino)

Parola del presidente del Senato Ignazio La Russa. «Non parlerò mai a favore di un divieto di scendere in piazza, ma parlo in maniera fortissima contro i contenuti della manifestazione». (Il Mattino di Padova)

È quanto ha deciso il giudice per le direttissime su Tiziano Lovisolo, il 24enne originario delle Marche arrestato sabato scorso nel corso degli scontri avvenuti alla manifestazione in favore della Palestina a Roma nella zona della Piramide. (Il Fatto Quotidiano)

Corteo pro Palestina a Torino: la manifestazione nonostante il No della questura. Nel cortile del Castello del Valentino bare per le vittime a Gaza, alla Gran Madre presidio per Israele

Un clima teso che sembra preludere a nuove esplosioni di violenza soprattutto dopo la visita della premier Giorgia Meloni, nel Ghetto ebraico, dove si è svolta la cerimonia di commemorazione per le vittime dell’attacco terroristico contro Israele del 7 ottobre. (Panorama)

«Il diritto a manifestare il nostro dolore, la nostra rabbia e il nostro supporto per chi resiste alla furia genocida in Palestina, a manifestare il nostro dissenso nei confronti delle istituzioni che supportano mediaticamente, economicamente e militarmente questo genocidio è un diritto costituzionale». (La Stampa)

«Totale vicinanza alle vittime civili e innocenti degli attacchi del 7 ottobre , alle vittime civili e innocenti del popolo palestinese nella Striscia di Gaza, alle vittime civili e innocenti nell'area del Libano, auspicando che questo conflitto che sta seminando decine di migliaia di morti innocenti possa quanto prima cessare e la via del dialogo, la via diplomatica, possa riprendere». (Corriere della Sera)