Quelle manifestazioni pro Palestina "scomode" in occasione del 7 ottobre
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Fanno ancora discutere gli scontri avvenuti durante le manifestazioni pro Palestina a Roma in prossimità della ricorrenza del 7 ottobre: iniziative pacifiche ma finite inevitabilmente nel “mirino” della stampa e della politica. Lo scorso 5 ottobre, nonostante le avverse condizioni meteorologiche, circa diecimila manifestanti si sono radunati sotto la Piramide Cestia a Roma, uniti nella richiesta di un immediato cessate il fuoco su Gaza (lentepubblica.it)
Ne parlano anche altri giornali
Scontri 5 ottobre, prefetto Roma Giannini: “Aggressione premeditata e ingiustificata" 07 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)
"Il diritto a manifestare il nostro dolore, la nostra rabbia e il nostro supporto per chi resiste alla furia genocida in Palestina, a manifestare il nostro dissenso nei confronti delle istituzioni che supportano mediaticamente, economicamente e militarmente questo genocidio è un diritto costituzionale". (Tiscali Notizie)
Tra questi pure dei membri del Kollettivo Einstein, la realtà studentesca della casa rossa di corso Regina Margherita.In queste ore gli agenti della Digos sono al lavoro per individuare, grazie all'analisi dei filmati, altri tor… (La Stampa)
Uno striscione “fermiamo il genocidio, Palestina libera”, una cassa Bluetooth che trasmette i brani di Shelat e 50 persone che presidiano piazzale Clodio, l’ingresso del tribunale di Roma. (Repubblica Roma)
Mancavano il riconoscimento biometrico e il controllo dell’iride e avremmo potuto pensare di trovarci sul set di una nuova puntata di “Black Mirror”. Invece no, eravamo in una piazza a Roma in un sabato d’autunno in cui sole e pioggia si sono alternati di continuo. (Il Fatto Quotidiano)
Il leghista: «Delinquenti stranieri, via la cittadinanza». Il leader ungherese: «Porteremo i migranti da Budapest a Bruxelles».«Se qualcuno deve pagare qualcosa in più, paghino i banchieri. (La Verità)