Ancora divieti ai cortei per la Palestina: a Torino vietata anche una fiaccolata

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L'INDIPENDENTE INTERNO

La questura di Torino, su disposizione del questore Paolo Sirna, ha vietato preventivamente ogni manifestazione pro Palestina in programma per oggi nel capoluogo piemontese. Lo ha comunicato in una nota ufficiale in cui si legge che, «in riferimento alle manifestazioni pro Palestina in programma per il prossimo 7 ottobre», a Torino «il Questore ha prescritto ai comitati organizzatori di svolgere le medesime in data diversa ed esclusivamente in forma statica». (L'INDIPENDENTE)

Ne parlano anche altre fonti

Dopo la manifestazione pro Palestina , alcuni attivisti hanno organizzato un sit-in per Tiziano , lo studente arrestato durante gli scontri avvenuti il 5 ottobre a Roma. (Il Fatto Quotidiano)

Lo scrive, in una nota, il coordinamento cittadino torinese per Gaza in vista della fiaccolata promossa per questa sera, a partire dalle 20, nel centro cittadino. (Tiscali Notizie)

Così il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, in apertura del Consiglio comunale nel giorno dell'anniversario dell'attacco di Hamas, aggiungendo di essere certo di interpretare il pensiero di tutti coloro che ogni giorno vedono «innocenti uccisi nel nome di una barbarie che davvero fatichiamo a condividere e a capire“». (Corriere della Sera)

A Roma per la Palestina eravamo migliaia. Malgrado il ‘black mirror’ allestito da Piantedosi e Meloni

Ci sono anche alcuni antagonisti di Askatasuna tra i 51 manifestanti allontanati con foglio di via da Roma dopo gli incidenti di sabato alla manifestazione pro Palestina. (La Stampa)

Il loro comportamento non fa che confermare che la scelta del Questore fosse corretta: queste condotte criminali, premeditate ed ampiamente prevedibili, viste le sigle della galassia anarchico sinistrose aderenti, avrebbero messo a repentaglio la sicurezza anche di chi, in quella piazza, ci sarebbe andato magari con intenti pacifici, seppur sbagliati, perché la data vicino al 7 ottobre era una chiara provocazione al dramma che ha vissuto Israele un anno fa. (La Voce del Patriota)

Per gli appassionati del genere “distopia”, il 5 ottobre il governo Meloni ha reso concreto ciò che molti film e serie presentano come mera rappresentazione immaginaria di un futuro spaventoso. Mancavano il riconoscimento biometrico e il controllo dell’iride e avremmo potuto pensare di trovarci sul set di una nuova puntata di “Black Mirror”. (Il Fatto Quotidiano)