Violenza sessuale a scuola: la culpa in educando prevale su quella in vigilando

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Tecnica della Scuola INTERNO

Il tribunale di Firenze condanna i genitori di uno studente sedicenne ritenuto colpevole di violenza sessuale aggravata nei confronti di una compagna di scuola (il fatto, tra l’altro, era avvenuto proprio fra le pareti scolastiche). Il ministro Valditara prende spunto dalla notizia per rimarcare l’importanza di questa decisione giurisprudenziale che, però, per la verità non è la prima sull’argomento. (Tecnica della Scuola)

La notizia riportata su altri media

Con queste parole il ministro dell’istruzione e del merito Giuseppe Valditara si schiera a favore della sentenza dei giudici del tribunale di Firenze che hanno condannato in sede civile al risarcimento in favore di una ragazza vittima di violenza sessuale, sia il compagno di classe che aveva compiuto l’azione, sia i genitori di quest'ultimo. (La Repubblica Firenze.it)

La violenza sessuale era avvenuta nello sgabuzzino del liceo che entrambi all’epoca frequentavano, 9 anni fa a Siena. E che solo adesso si stanno lentamente rimarginando. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Nel 2022, il ragazzo, allora minorenne, era stato condannato in sede penale per violenza sessuale aggravata. (Zoom24.it)

Violentò la compagna di classe del Liceo, i genitori dovranno risarcire la minorenne (27mila euro): «Non hanno educato il figlio»

In sostanza: la famiglia non è stata ritenuta capace di fornire la corretta educazione al figlio e quindi, secondo il giudice, merita di essere condannata. Il Tribunale di Firenze ha condannato al risarcimento i genitori per culpa in educando, come previsto dall'articolo 2048 del Codice civile sulle responsabilità genitoriali. (il Giornale)

Il principio è quello della “culpa in educando”, articolo 2048 del codice civile sulle responsabilità genitoriali. Il Tribunale di Firenze ha condannato ad un risarcimento di circa 27mila euro i genitori di un ragazzo – all’epoca 16enne – che aveva violentato una compagna di classe in uno sgabuzzino della scuola. (il Giornale)

Dovranno pagare 27mila euro. Sono stati ritenuti responsabili dei danni morali e biologici provocati dal figlio, che nel marzo del 2015 ha violentato un compagna di classe, minorenne come lui. (ilgazzettino.it)