L’inflazione Usa cala oltre le attese al 3% a giugno. Ora il taglio dei tassi della Fed è atteso a settembre

L’inflazione Usa cala oltre le attese al 3% a giugno. Ora il taglio dei tassi della Fed è atteso a settembre
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Milano Finanza ECONOMIA

Gli analisti si aspettavano un dato al 3,1%, dal 3,3% di maggio. Gli analisti prevedono un taglio a settembre, seguito da due sforbiciate a dicembre e gennaio. Il presidente della Fed Jerome Powell ha evidenziato nei giorni scorsi le minori pressioni sui prezzi dal mercato del lavoro (Milano Finanza)

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Il rapporto ha sorpreso positivamente poiché l'inflazione è stata inferiore alle aspettative. I dati hanno mostrato una diminuzione del tasso dei prezzi al consumo al 3,0% su base annua (le aspettative erano per il 3,1% su base annua), mentre l’indicatore principale (esclusi i prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari) è sceso al 3,3% su base annua. (XTB)

Il dato positivo sull’inflazione americana “ricarica” la fiducia dei mercati: la Federal Reserve romperà presto gli indugi e taglierà finalmente i tassi di interesse. (Nicola Porro)

Alle ore 17.25 il Dow Jones era in rialzo dello 0,1% a 39.794 punti, mentre l’S&P500 perdeva lo 0,6% a 5.600 punti, dopo aver fissato il nuovo massimo storico di 5.642 punti. Performance peggiore per il Nasdaq (-1,34% a 18.397 punti, sotto al nuovo massimo storico di 18.671 punti). (SoldiOnline.it)

Borsa, settimana positiva per tutti gli indici grazie al raffreddamento dell’inflazione Usa

Questo risultato ha suscitato commenti ottimistici da parte dalla banca centrale statunitense e suggerisce che potremmo vedere un taglio dei tassi a settembre negli Stati Uniti. (Moneyfarm)

La settimana dei mercati azionari su entrambe le sponde dell’Oceano è stata caratterizzata dall’attenzione al dato dell’inflazione statunitense, risultata migliore delle attese e, più in generale dalle banche centrali. (QuiFinanza)

I mercati sono stati sostenuti dai buoni dati d’inflazione dei diversi paesi dell’Eurozona di giugno (fra tutti la Germania con il 2,2%), oramai prossima al target del 2% della BCE, ma soprattutto dal raffreddamento dell’inflazione degli Stati Uniti che si è fermata al +3% tendenziale annuo, facendo però segnare una discesa dei prezzi dello 0,1% (prima volta degli ultimi tre anni) rispetto a maggio. (BergamoNews.it)