Omicidio CEO UnitedHealthcare, Mangione: “Non sono colpevole”
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Cinque giorni dopo, Mangione è stato riconosciuto e arrestato in un locale di Altoona, una piccola città rurale a 500 km da New York. Diversi elementi lo rendono un sospettato: le sue impronte digitali sono state trovate vicino alla scena del crimine, così come i bossoli corrispondenti alla pistola del kit (alcuni dei quali fabbricati con una stampante 3D) trovati sul suo corpo. Tra i suoi effetti personali, la polizia ha trovato anche un testo scritto a mano di tre pagine, che prende di mira il settore delle assicurazioni sanitarie. (RSI)
Su altre fonti
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Natalie Monarrez, 55 anni, residente di Staten Island, ha detto di essersi unita alla manifestazione perché ha perso sia la madre che i risparmi di una vita a causa di richieste di risarcimento negate dall’assicurazione. (Il Fatto Quotidiano)
Luigi Mangione, imputato per l’omicidio del Ceo Brian Thompson, si dichiara non colpevole. Lo ha riferito nel corso della breve udienza tenutasi presso il tribunale di Lower Manhattan, mentre all’esterno della corte penale decine di dimostranti gli manifestavano solidarietà. (Virgilio Notizie)
Dopo due apparizioni "turbolente" sotto l'occhio indiscreto delle telecamere e varie invettive gridate all'indirizzo dei giornalisti, Luigi Mangione, sospettato di essere il killer di New York che ha stroncato la vita dell'amministratore delegato di UnitedHealthcare Brian Thompson, oggi si è presentato nell'aula di un tribunale della Mela: e (Secolo d'Italia)
Il "sogno americano" vale solo se siete sani (Today.it)
Mangione, che avrebbe ucciso Thompson il 4 dicembre nel cuore di New York, si è presentato davanti ai giudici in tribunale a Manhattan per rispondere al procuratore distrettuale con le mani ammanettate e una catena metallica attorno alla vita, scortato da numerosi agenti di polizia. (Il Giornale d'Italia)