Napoli, Conte sogna la mini-fuga scudetto
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Il Napoli batte un colpo, l'ennesimo di questo campionato. Precisamente sono sei vittorie nelle ultime sette partite, che portano gli azzurri a ritrovarsi in cima alla classifica. Eccetto la Juve e il Bologna, tutte avversarie sulla carta abbordabili. I successi, però, passano anche per i dettagli, infatti Inter e Juventus si sono fermate fino ad ora proprio in quelle che sembravano essere delle sfide alla portata. (Calciomercato.com)
La notizia riportata su altri giornali
Kvara sul dischetto del rigore (18’ del secondo tempo) ha una palla bollente. Il georgiano, pungolato da Conte alla vigilia della sfida, diventa l’uomo-partita, di una brutta partita, quella che poteva diventare la peggiore dell’era Conte. (Corriere della Sera)
Può sembrare eccessiva l'esultanza del Napoli con il suo popolo al fischio finale, ricordiamoci però della vittoria ad Empoli se a fine stagione Conte dovesse centrare qualche obiettivo per uno o due punti. (il Giornale)
La risposta di Enrico Varriale ai tifosi della Juve dopo il pugno di ieri sera di Douglas Luiz a Patric in Juventus Lazio PAROLE – «Juventini che, dopo Juve Lazio di ieri, si indignano per il rigore concesso al Napoli (Lazio News 24)
Il Napoli si nasconde per un’ora. Come in un gioco di ragazzi escono in 8 dal campo lasciando all’Empoli anche le chiavi del gioco. Sanno che non farà danni finché c’è Caprile in porta, un ragazzo di 23 anni che interpreta il ruolo in versione moderna, con attenzione ma leggerezza, senza darsi troppe arie. (La Repubblica)
Il direttore sportivo dell'Empoli, il 49enne Roberto Gemmi alla sua prima esperienza in serie A, ha attribuito la sconfitta della squadra toscana all'arbitro della sfida, Rosario Abisso. Queste le sue parole alla fine del match ai microfoni esterrefatti di DAZN: "Non c'è contatto Anjorin-Politano, c'è spazio tra i due piedi, secondo me non è rigore o fa parte della categoria dei rigorini che dicevano di dover valutare in modo diverso. (Ottopagine)
La corsa del Napoli viaggia (quasi) allo stesso ritmo della stagione scudetto: 19 punti nelle prime otto partite, soltanto uno in meno rispetto a due anni fa, e ovviamente cinque in più dell’anno scorso, quando il disastro era già immanente. (la Repubblica)
