Angela Merkel: «Non chiesi io la testa di Berlusconi. Putin? Conoscevo le sue intenzioni, è un nemico dell'Europa»
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Signora Cancelliera, lei ha guidato la Germania per 16 anni, ed è stata definita la donna più potente del mondo. Cos’è il potere per lei?«Il potere è per me la possibilità di plasmare qualcosa. Avere delle maggioranze, prendere decisioni che lascino un segno insieme alle persone che hanno ottenuto i loro mandati. Cercare sempre nuovamente di costruire maggioranze, unirle, trovare compromessi. Questo è il potere». (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Sono diversi i leader mondiali che negli anni hanno avuto una dimostrazione dell’aura di potenza che il leader russo, ex alto ufficiale del Kgb, emana. E che è ovviamente parte di una sceneggiatura studiata e affinata nel tempo per avere un i… (L'HuffPost)
La recente intervista concessa dalla Merkel al Corriere della Sera ha riacceso i riflettori sulla figura dell’ex Cancelliera tedesca, che per 16 anni ha guidato con mano ferma la Germania e l’Europa. Merkel ha affrontato con franchezza temi caldi come la sua relazione con Vladimir Putin, la crisi dei migranti e le politiche energetiche, offrendo una strenua difesa delle sue scelte durante il suo lungo cancellierato. (Nicola Porro)
Intervista esclusiva del Corriere della Sera all'ex cancelliera tedesca che esce con il libro “Libertà” (Rizzoli). "Io conoscevo molto bene le intenzioni di Putin. Sapevo che non avevamo a che fare con un amico dell'Europa" dichiara l'ex cancelliera tedesca che smentisce di aver causato la caduta di Berlusconi: "Non mi sono mai immischiata negli affari interni di un Paese amico" ascolta articolo (Sky Tg24 )
Alla vigilia della pubblicazione della sua autobiografia, Libertà, Merkel offre uno spaccato della sua carriera e del suo pensiero politico, toccando temi d’attualità come le relazioni con Putin, Trump, Berlusconi e la Germania di oggi. (Il Fatto Quotidiano)
In prossimità dell’uscita della sua autobiografia, l’ex cancelliera intervistata dal Corriere della Sera ricorda di quando cercò di convincere il presidente russo a non invadere l’Ucraina «in colloqui polemici, senza giri di parole». (Lettera43)
Il lavoro con Silvio Berlusconi, "più amichevole di quanto in molti pensino", la folgorazione per l'allora sindaco di Firenze, Matteo Renzi, il rapporto di "fiducia" con Giuseppe Conte. (Secolo d'Italia)