Ucraina, un Natale di guerra

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ESTERI

Nelle prime linee dell'Ucraina orientale, i soldati trascorrono un altro Natale sotto il tiro delle forze russe. È il loro secondo Natale in guerra, lontano da casa, dall'invasione su larga scala del febbraio 2022. Nonostante le dure battaglie, questo giorno porta con sé speranza e fede che un giorno ci sarà la pace. Il cardinale Konrad Krajewski, durante la Messa della notte di Natale nella Cattedrale latina di Kharkiv, ha espresso la convinzione che questo sia l'ultimo Natale di guerra per l'Ucraina. L'elemosiniere pontificio è giunto nella seconda città del Paese, a cinquanta chilometri dalla frontiera russa, per portare un messaggio di speranza, mentre papa Francesco apriva il Giubileo nella Basilica di San Pietro.

Nel frattempo, i regali della campagna del Weihnachtsengel (Angelo di Natale), offerti dai sudtirolesi, sono arrivati in Ucraina. Più di 6.000 doni sono stati consegnati alle sezioni della Croce Bianca, portando momenti di gioia ai bambini e rappresentando un importante segno di solidarietà per coloro che trascorrono il Natale tra bombardamenti aerei, freddo e difficoltà. Alexander Schmid, presidente del club, ha sottolineato l'importanza di questi gesti in un contesto così difficile.

L'arcivescovo metropolita di Danzica, Tadeusz Wojda, ha spiegato come la straordinaria onda di solidarietà dalla Polonia verso l'Ucraina sia stata una risposta all'orrore del conflitto. Dall'inizio dell'invasione russa, circa due milioni di sfollati hanno attraversato il confine, e attualmente si stima che un milione e mezzo di ucraini abbiano trovato rifugio in Polonia, molti dei quali hanno trovato lavoro e un nuovo inizio.

In questo contesto di guerra e sofferenza, la celebrazione del Natale assume un significato particolare, rappresentando un momento di speranza e solidarietà per tutti coloro che sono coinvolti nel conflitto.