Gaza, colloqui per tregua vicini alla conclusione
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I colloqui tra Israele e Hamas per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza e di rilascio degli ostaggi sono completati al 90%, secondo quanto dichiarato da un alto funzionario palestinese coinvolto nei negoziati. Tuttavia, restano ancora questioni chiave da risolvere. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, in un'intervista rilasciata al Wall Street Journal e riportata dai media israeliani, ha affermato che non firmerà un'intesa di rilascio degli ostaggi che implichi la fine della guerra "prima di aver sradicato Hamas".
Le trattative, che si svolgono senza sosta, mirano a porre fine alla guerra a Gaza. Israele avrebbe accettato di rilasciare, nella prima fase, 250 prigionieri palestinesi. Un funzionario dello Stato ebraico, citato da Haaretz, ha negato però che l'importante figura di Fatah, Marwan Barghouti, leader dell'ala militare Tanzim, sarebbe scarcerato ed esiliato in Turchia come parte dell'intesa. In ogni caso, i prigionieri liberati sarebbero ricollocati fuori da Gaza e dalla Cisgiordania, soprattutto in Turchia e Qatar.
Mentre i negoziatori cercano a Doha di elaborare un accordo di cessate il fuoco a Gaza, un funzionario israeliano ha dichiarato al Times of Israel che Hamas ha fornito "segni di vita" per diversi ostaggi. Novantasei dei 251 ostaggi rapiti da Hamas il 7 ottobre rimangono a Gaza, compresi i corpi di almeno 34 morti confermati dalle Idf.
La pace tra Israele e Hamas sembra girare intorno a 11 uomini, e le trattative continuano senza sosta per cercare di porre fine alla guerra a Gaza.