Netanyahu avverte:: "Non accetterò tregua prima di rimuovere. Hamas da Gaza"

Netanyahu avverte:: Non accetterò tregua prima di rimuovere. Hamas da Gaza
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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

In Israele i parenti degli ostaggi, a Gaza i civili sotto le bombe: tutti con il fiato sospeso nella speranza di un accordo per il cessate il fuoco. Se finora l’ottimismo tra le parti faceva sperare in una tregua di Natale con il ritorno degli ostaggi, ora l’atmosfera è sospesa. Benyamin Netanyahu, in un’intervista al Wsj, afferma che non accetterà di "mettere fine alla guerra prima di aver sradicato Hamas" dalla Striscia. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Su altre testate

TEL AVIV – Così vicino, così lontano: è il sospirato accordo fra Israele e Hamas, destinato a mettere in pausa una guerra ormai al suo 14esimo mese: nella prospettiva di arrivare alla pace. I progressi dei negoziati, lo dicono entrambe le parti, sono senza precedenti. (la Repubblica)

Almeno dieci persone sono rimaste uccise in un attacco israeliano a Jabalia, a nord di Gaza. L'esercito israeliano ha dichiarato di non essere riuscito a intercettare un "proiettile" lanciato dallo Yemen che è atterrato vicino a Tel Aviv. (Sky Tg24 )

Le trattative sembrano avvicinarsi a un accordo che potrebbe consentire il rilascio degli ostaggi detenuti a Gaza, ma il rischio di un fallimento all’ultimo istante rimane alto, come già accaduto in passato. (Il Sole 24 ORE)

Bbc: "Colloqui per accordo su tregua a Gaza completati al 90%"

Secondo i media israeliani, l'attacco ha provocato una ventina di feriti, tra cui alcuni bambini. E intanto il Papa lamenta: «Non hanno fatto entrare il Patriarca a Gaza» (Open)

Ci sono le voci, ci sono le speranze e le attese. E così, Hamas dice che non si è mai stati così vicini a un accordo per il cessate il fuoco a Gaza mentre il premier israeliano Netanyahu dice che non firmerà nulla se prima Hamas non sarà eliminata. (il Giornale)

I colloqui tra Israele e Hamas per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza e di rilascio degli ostaggi sono completati al 90%, ma restano questioni chiave che devono essere risolte. Lo ha detto alla Bbc un alto funzionario palestinese coinvolto nei colloqui. (Il Sole 24 ORE)