Cannabis light, Coldiretti e Cia sulla stretta del Governo: “Dietrofront o settore a rischio”

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Frosinone News ECONOMIA

Il governo cambi l’emendamento che mette sullo stesso piano cannabis light e quella non-light. Dopo l’approvazione dell’emendamento al Ddl Sicurezza nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, che prevede la stretta sulla cannabis light, Coldiretti e Cia-Agricoltori italiani denunciano la gravità e le possibili conseguenze, tra cui la stessa sopravvivenza dell’intero comparto economico. (Frosinone News)

La notizia riportata su altri media

Quel giorno del 2018 - quando 43 persone hanno perso la vita – la s… Siamo schizzati via”. (La Repubblica)

Non ne fa una questione ideologica, ma di tutela di un mercato che, anche in Abruzzo, conta imprese e start up, che hanno investito nella produzione di canapa. Un provvedimento illiberale, che va a colpire una filiera produttiva importante e in rapida espansione». (Il Centro)

Detto tutto questo non può essere assolutamente indebolita una filiera che per il nostro paese e per migliaia di imprese ha visto investimenti, soprattutto da parte di ragazzi, perché chi ha intrapreso questo tipo di attività sono giovani imprenditori agricoli. (La Nuova Sardegna)

Cannabis light fuorilegge, aziende sull'orlo del baratro

Continuano mese dopo mese le imbarazzanti scelte del Governo italiano riguardanti alimenti e prodotti agricoli. Decisioni sovente antiscientifiche, pericolose, autolesioniste, drammaticamente populiste. (Today.it)

Ed ecco che due giorni fa la bomba è esplosa: un emendamento al ddl sicurezza ha bloccato la vendita e la lavorazione della cannabis light. Che risvolti avrà sulla produzione che fa capo ad una delle più grandi aziende italiana del settore, la Cbweed nata 7 anni fa in Romagna ed oggi grande produttore con 149 negozi in franchising tra Italia ed Europa? E come se la caveranno le numerose attività commerciali, di varie società, che si sono consolidate in questi anni anche nella nostra provincia contendendosi un mercato in espansione? La legislazione italiana attuale, che risale al 2016, consente la coltivazione di canapa per scopi industriali, purché il contenuto di Thc - la sostanza psicoattiva presente nella pianta - non superi lo 0,2%. (il Resto del Carlino)

Una norma che spegne il rinnovato entusiasmo verso una filiera che ha fatto la storia del Polesine e che sembrava destinata a una ripresa. Che per il momento, come nota la Cia, sembra andare in fumo. Con danni immediati a numerose aziende, almeno una decina quelle in Polesine. (La Voce di Rovigo)