Treni in ritardo, Renzi contro Salvini: "Nessun ministro dei Trasporti ha fatto peggio"
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(Adnkronos) – “Pensavo che dopo il luglio nero, le cose cambiassero. E invece è sempre la stessa musica. Ieri treno Roma Firenze: 40 minuti di ritardo. Oggi Firenze Roma: per ora 36 minuti di ritardo. Io non so se sia incapacità o sfortuna. So che nessun Governo ha fatto peggio di questo sui trasporti, nessuno. E nessun Ministro dei trasporti ha fatto peggio di Salvini”. Così Matteo Renzi su twitter postando una foto del monitor sul Frecciarossa per Roma che segna oltre mezz’ora di ritardo. (OglioPoNews)
Se ne è parlato anche su altri giornali
È dunque scattato il faro del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sui lavori annunciati dalle Ferrovie e sui voli. Stamattina lo stesso ministro «ha convocato al Mit tutti i soggetti interessati al traffico aereo (dalle compagnie alle società di gestione) per fare il punto della situazione alla luce della crescente pressione negli scali italiani e per garantire al massimo i viaggiatori», ha fatto sapere il Mit nell’ennesima giornata di viaggi a singhiozzo. (ilmessaggero.it)
C’è qualcosa che non va. La fermata si prolunga. (Famiglia Cristiana)
Di tutto infatti parla tranne che di treni o delle difficoltà che stanno incontrando le migliaia di persone che ne fanno uso quotidiano. Si è tuffato a capofitto nella polemica olimpionica sul match tra l’italiana Angela Carini e l’algerina Imane Khelif. (Avanti Online)
Si chiude il luglio nero dei trasporti e già si guarda con preoccupazione ad agosto. Al mese che statisticamente segna il picco dei movimenti dei vacanzieri si è arrivati col fiato corto, stremati da ritardi, cancellazioni e disservizi di ogni genere che hanno interessato aerei e treni: difficile pensare che da qui al 31 possa andare meglio. (Milano Finanza)
Con il caos nel settore dei trasporti, è partita la caccia al nuovo capro espiatorio: Salvini. Salvate il Capitano... (Italia Oggi)
Il Presidente dell’Unione Industriali Napoli sulla rete ferroviaria: “Criticità cronica non in grado di reggere la crescita del traffico che, tra l’altro, è un obiettivo strategico” (Impresa Italiana)
