Manovra 2025, assenza del governo in Aula scatena proteste
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La seduta della Camera dei Deputati, iniziata alle 8 del mattino per l'esame della manovra di bilancio 2025, è stata subito caratterizzata da tensioni e polemiche. L'assenza del governo, che ha lasciato i banchi vuoti, ha scatenato la protesta delle opposizioni, le quali hanno denunciato una grave mancanza di rispetto nei confronti del Parlamento. Dopo una sospensione della seduta, è giunta la sottosegretaria all'Economia, Lucia Albano, ma la situazione non si è placata.
Il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, è arrivato in Aula solo per una breve apparizione, alimentando ulteriormente le critiche. Le opposizioni hanno sottolineato come questa manovra, definita prudente e volta a garantire la tenuta dei conti pubblici, rischi di condannare il Paese alla stagnazione economica. Elena Bonetti, vicepresidente di Azione e capogruppo in commissione Bilancio, ha espresso insoddisfazione per il testo, pur riconoscendo alcuni aspetti positivi come il sostegno alle imprese e ai cittadini, in particolare al ceto medio e alle fasce più deboli.
La discussione generale sulla legge di bilancio, che ha visto ventidue interventi per un totale di poco più di quattro ore, è stata segnata da un clima di scontro e accuse reciproche. Le opposizioni hanno chiesto l'intervento del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, per garantire il rispetto delle istituzioni parlamentari. Tuttavia, la seduta è stata nuovamente sospesa, lasciando irrisolte molte delle questioni sollevate.
In questo contesto, la manovra di bilancio 2025 continua a essere oggetto di dibattito acceso, con le opposizioni che promettono di mantenere alta la pressione sul governo per ottenere modifiche significative al testo.