Leoncavallo: il Comune di Milano cerca un accordo con la famiglia Cabassi per evitare lo sgombero
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Non è il giorno dello sgombero del Leoncavallo. E forse quel giorno non arriverà mai. Molto più probabile, per non dire inevitabile, che si tenti ancora una volta la strada dell’accordo tra il Comune di Milano e la famiglia Cabassi per uscire da un’impasse che dura da un paio di decenni e che difficilmente si sbloccherà con lo sfratto forzato di un centro sociale che nell’ex cartiera di via Watteau ha messo radici nel lontano 1994 e che da tempo non genera alcun grattacapo sul fronte dell’ordine pubblico. (IL GIORNO)
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Sono le 10.30 quando l'ufficiale giudiziario varca i cancelli del Leoncavallo. In mano l'ingiunzione di sfratto. Con lui gli avvocati della famiglia Cabassi, i proprietari della ex cartiera occupata oramai vent'anni fa. (TGR Lombardia)
Verso le 11, dopo che la notizia si è diffusa, la manifestazione si è sciolta, senza nessun momento di tensione. (TGR Lombardia)
Leggi tutta la notizia Lo ha reso noto la Questura di Milano, presente sul posto... (Virgilio)
Oggi lo sgombero del Leoncavallo non c’è stato. L’ennesima visita dell’ufficiale giudiziario per la notifica di sfratto è stata attesa da un centinaio di militanti, radunatisi fuori dallo storico centro sociale milanese. (Il Fatto Quotidiano)