Tilt informatico, un musicista allenta la tensione all'aeroporto di Palermo: lui suona, tutti cantano

Tilt informatico, un musicista allenta la tensione all'aeroporto di Palermo: lui suona, tutti cantano
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next

«Ho disinnescato una situazione che stava diventando insostenibile e veramente drammatica. Per 20 minuti ho suonato e abbiamo ballato all’aeroporto Falcone e Borsellino a Palermo dove c’erano lunghe code nei bar e nei bagni e dove in tanti erano sfiniti distesi nei corridoi nei pressi dei gate in attesa di potere partire». Per il musicista Marcello Cirillo, che ieri durante i disagi provocati dal tilt informatico, ha intrattenuto i viaggiatori dello scalo palermitano, le note strimpellate da alcuni ragazzi sono state il richiamo della foresta. (Giornale di Sicilia)

Ne parlano anche altri media

Un modo alternativo per combattere preoccupazioni e incazzature. E, a ben guardare le immagini, bisogna ammettere che ha funzionato. Il riferimento è a quanto accaduto all’Aeroporto di Palermo, dove i passeggeri sono rimasti bloccati – così come in tutto il mondo – per via del guasto informatico che ha paralizzato il pianeta. (StrettoWeb)

Ieri però, davanti ai voli cancellati, c’è chi non si è perso d’animo. Dopo l’aggiornamento del software di sicurezza Crowdstrike, causa dello stop, ci vorranno almeno 24 ore per ripristinare la regolarità dei voli negli scali internazionali, Italia inclusa. (Open)

"Caos aeroporti, in tutto il mondo un'odissea per i viaggiatori. Ma noi a Palermo l’abbiamo vissuta così": il video di Marcello Cirillo è virale

Per il musicista Marcello Cirillo le note strimpellate da alcuni ragazzi è stato il richiamo della foresta. “Ho disinnescato una situazione che stava diventando insostenibile e veramente drammatica. (BlogSicilia.it)

Arrabbiarsi non porterà a nulla, meglio prenderla con filosofia e cantarci sopra. Quando il tuo volo è cancellato e non sai se e quando riuscirai a partire perché i sistemi informatici di mezzo mondo sono in tilt a causa di un bug, non c’è nulla che puoi fare. (Il Fatto Quotidiano)