Mattarella: «La pace grida la sua urgenza». Poi il monito su femminicidi, spopolamento e liste d’attesa nella sanità

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L'Unione Sarda.it INTERNO

«Mai come adesso la pace grida la sua urgenza. La pace che la nostra Costituzione indica come obiettivo irrinunziabile, che l'Italia ha sempre perseguito. La pace di cui l'Unione Europea è storica espressione». Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel tradizionale discorso di fine anno, iniziato con accenni alle guerre in corso a Gaza, in Medioriente e in Ucraina. La pace – ha aggiunto il Capo dello Stato – «non significa sottomettersi alla prepotenza di chi aggredisce gli altri Paesi con le armi, ma è la pace del rispetto dei diritti umani, la pace del diritto di ogni popolo alla libertà e alla dignità». (L'Unione Sarda.it)

La notizia riportata su altre testate

L’export registra dati positivi, il turismo esercita una notevole forza di attrazione”. In Italia, l’economia. (il Giornale)

"Nella notte di Natale si è diffusa la notizia che a Gaza una bambina di pochi giorni è morta assiderata. “La barbarie della guerra non risparmia nemmeno il Natale” (Italia Oggi)

Con un discorso natalizio che voleva essere rassicurante, il re di Svezia ha invitato i suoi sudditi a essere previdenti. La saggezza contadina insegna: “all’uomo previdente, non capita mai niente”. (Il Giornale d'Italia)

Mattarella: "Aspettiamo Cecilia Sala. Troppi italiani non possono curarsi per le liste di attesa. Morti sul lavoro e carceri, agire subito"

Il Capo dello Stato ha anche espresso vicinanza a Cecilia Sala, la giornalista arrestata in Iran lo scorso 19 dicembre. (Fanpage.it)

Care concittadine e cari concittadini, questo nostro incontro tradizionale mi consente di rivolgere l’augurio più sincero a tutti voi, a chi si trova in Italia e agli italiani che sono all’estero. (L'HuffPost)

Parlando di noi, dell’Italia, si è rallegrato dei passi avanti nell’occupazione, nell’export, nel turismo e dei reati in calo (Giorgia Meloni ne sarà soddisfatta); ma su tutto ciò che non funziona è stato a dir poco severo, senza compiacenza alcuna. (La Stampa)