“No Meloni day”, il corteo studentesco a Milano per protestare contro governo e guerra

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La Repubblica INTERNO

Foto della premier Giorgia Meloni con il volto imbrattato di vernice rossa e fumogeni colorati. È partito da largo Cairoli il corteo degli studenti milanesi per il 'No Meloni day', aperto da uno striscione firmato dai collettivi cittadini con scritto "Studenti in rivolta contro repressione, genocidio e merito". Oltre all'immagine della presidente del Consiglio compaiono anche i volti dei ministri dell'Università e della ricerca Anna Maria Bernini e dell'Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, ai quali si aggiunge quello del presidente di Confindustria Emanuele Orsini (La Repubblica)

Ne parlano anche altri media

Milano, studenti sfilano con la foto di Meloni imbrattata (Il Mattino di Padova)

Dopo il corteo di stamattina (da piazza Verdi a piazza San Francesco) degli studenti per la versione cittadina del ‘No Meloni day’, nel pomeriggio, dalle 17, è la volta dei collettivi universitari “contro la riforma Bernini, contro i tagli all’università per un sapere libero dalla guerra. (il Resto del Carlino)

Così gli studenti in corteo a Bologna per il «No Meloni Day», davanti alla sede della Cgil di via Marconi, si sono fermati per imbrattare con mani di vernice rossa tre manifesti con i volti della premier Giorgia Meloni e dei ministri Annamaria Bernini e Giuseppe Valditara (video.corrieredibologna.corriere.it)

Azione Universitaria: DASPO studentesco per i violenti del No Meloni Day

Vere e proprie azioni di eversione e guerriglia urbana a danno di tutti quei ragazzi che rispettano l’università e vogliono soltanto studiare. (La Voce del Patriota)

Siamo stati a una delle assemblee in preparazione dello sciopero nazionale di venerdì 15 novembre, il No Meloni Day. Il titolo era: Quale modello di formazione per l’Emilia-Romagna? Una domanda concrete e cogente, soprattutto in vista delle elezioni. (MOW)

Nella città dove da lunedì mattina un gruppo di studentesse di Cambiare Rotta si sono incatenate per protesta in seguito al caso di molestie accaduto ad Architettura, per chiedere un centro antiviolenza in ateneo, un corteo attraversa la città da piazza Corvetto a via Venti fino a piazza De Ferrari: “Il ddl sicurezza reprime il dissenso, vogliamo riprenderci i nostri spazi”. (La Repubblica)