Per un’Italia democratica e solidale: il documento
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Pubblichiamo il documento "Per un'Italia democratica e solidale" approvato dal Comitato spontaneo contro l'autonomia differenziata, riunitosi a Casa del popolo, giovedì 27 giugno Nasce il 14 febbraio a Campobasso il Comitato Spontaneo “Autonomia differenziata, l’Italia che non vogliamo”. Ha lavorato per mesi sul territorio della regione Molise con assemblee pubbliche provando a coscientizzare i cittadini sul pensiero discriminatorio, miope e anticostituzionale sotteso al Disegno di Legge sull’Autonomia Differenziata. (Primonumero)
Se ne è parlato anche su altre testate
L’obiettivo – inderogabile – è arrivare a chiedere la consultazione entro l’11 luglio, giorno in cui le dimissioni di Stefano Bonaccini diventeranno operative. L’Emilia-Romagna sta scrivendo il quesito per il referendum contro l’Autonomia differenziata; anzi, ha già prodotto una bozza da sottoporre agli altri. (Il Fatto Quotidiano)
Tema dell’incontro con la stampa è stata l’avvio della campagna di raccolta firme per promuovere il referendum contro l’autonomia differenziata. (Zonalocale)
Dal Parlamento la battaglia si sposta sul territorio e ieri a L’Aquila a raccogliere il testimone dei parlamentari dal senatore Alessandro Alfieri c’erano tanti esponenti del partito, dal segretario regionale Daniele Marinelli, al capogruppo in Consiglio regionale Silvio Paolucci e i consiglieri regionali del gruppo PD Dino Pepe, Antonio Di Marco, Pierpaolo Pietrucci, Antonio Blasioli, Sandro Mariani, l’on. (Rete8)
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La nostra è la prima regione in cui viene inaugurato il percorso, che sarà composto di un binario doppio: si punta a raccogliere il canonico mezzo milione di firme per chiedere il referendum abrogativo e allo stesso tempo si verificherà la possibilità di mobilitare la richiesta dei necessari cinque Consigli regionali. (Il Capoluogo)
"Questa mattina si sono riuniti i partiti politici di opposizione, le organizzazioni confederali Cgil e Uil e le principali realtà associative del Paese, per affrontare gli adempimenti necessari a depositare in Corte di Cassazione il quesito abrogativo della legge Calderoli e avviare quanto prima la campagna referendaria". (Corriere Delle Alpi)