"Sempre pronto ad aiutare": Tecnosystemi piange Abel Ayala Anchundia, vittima della valanga
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Senza parole, frastornato e addolorato: così si può definire territorio dell’Alta Marca il giorno dopo la tragedia che ha coinvolto tre sciatori. Come ha fatto sapere un maestro di sci di quella zona, l’area di Forcella Giau, dove si è verificato il fatto, solitamente “è molto frequentata dagli amanti dello scialpinismo”. Tre gli sciatori coinvolti, di cui due purtroppo deceduti: Elisa De Nardi, 40enne residente a Conegliano, purtroppo non ce l’ha fatta, nonostante le cure messe in campo dal personale dell’ospedale Ca’ Foncello di Treviso (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Ed è morto seppellito da tonnellate di neve. La montagna che amava l’ha tradito. (ilmessaggero.it)
Elisa De Nardi, 40 anni, di Conegliano (Treviso), e Abel Ayala Anchundia, 38enne originario dell’Ecuador e residente a Vittorio Veneto, sono deceduti poche ore dopo il ricovero in ospedale. La tragedia si è consumata domenica 16 marzo sotto Forcella Giau, sulle Dolomiti Bellunesi, dove una valanga ha travolto un gruppo di quattro scialpinisti. (leggo.it)
Facevano parte di un gruppo di quattro scialpinisti che intorno alle 13 è stato travolto da una valanga sotto la Forcella Giau, a 2.300 metri di quota, noto valico alpino tra Cortina d’Ampezzo e la Val Fiorentina (Belluno). (L'Eco Vicentino)

L’incidente è avvenuto poco prima delle 13 mentre un gruppetto di quattro scialpinisti si trovava a una quota di circa 2300 metri. (Montagna.tv)
Due video postati sui social poco prima che la valanga di domenica travolgesse Elisa e Abel. Sono le ultime testimonianze di quella drammatica gita sulle Dolomiti Bellunesi, in cui hanno perso la vita i due scialpinisti di Conegliano e Vittorio Veneto, mentre altri due ragazzi, Andrea (fratello di Elisa) e Marco, di Farra di Soligo, sono rimasti coinvolti nella tragedia. (Qdpnews.it - notizie online dell'Alta Marca Trevigiana)
A dare l’allarme, attorno alle 13 di ieri domenica 16 marzo, era stato un quarto sciatore rimasto estraneo al distacco. La valanga, più distacchi sull’intero versante, ha sepolto, oltre alle due vittime, anche un 51enne di Conegliano, che era stato subito individuato e riportato in superficie dal compagno, e ora è ricoverato a Pieve di Cadore per possibile ipotermia e un trauma alla caviglia. (L'Amico del Popolo)