Al Sud cittadini di serie B per colpa dell'autonomia

Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
Per saperne di più:
Quotidiano del Sud INTERNO

Minuti per la lettura AUTONOMIA, una bellissima parola che racchiude un concetto di crescita e di sviluppo dei cittadini. Essere autonomi vuol dire essere cresciuti ed essere capaci di prendere decisioni. Ma quando si vogliono differenziare quelle da dare a ciascun soggetto, bisogna trovare delle ragioni valide. Infatti autonomie diverse hanno trovato una loro logica per le Regioni a Statuto Speciale, ognuna delle quali ha avuto una motivazione storica per esserlo, mentre è difficile capire le motivazioni che portano ad una esigenza improcrastinabile di attuazione di quella modifica del titolo V, cavallo di Troia nella Costituzione voluta dal Pd. (Quotidiano del Sud)

Se ne è parlato anche su altre testate

Contestualmente all’annunciato Protocollo d’intesa, proposto dalla Amministrazione comunale, e che sarà firmato nelle prossime ore, si sta procedendo infatti ad un lavoro di concertazione, finalizzato ad individuare modalità di raccolta differenziata compatibili con le esigenze specifiche delle attività, in relazione anche al particolare contesto urbanistico di Città Vecchia che spesso non offre soluzioni logistiche ideali per gestire e conferire agevolmente i rifiuti prodotti. (Tarantini Time Quotidiano)

Lo ha detto l’ex presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro , intervenendo nel dibattito sulla proposta referendaria per la cancellazione della norma sull’autonomia differenziata. (Agenda Politica)

Non mi basta vedere lo sventolio dei tricolori Non mi basta fermare la legge che spacca l’Italia. Non mi basta per la semplice ragione che l’Italia è nata spaccata come frutto di una conquista militare e di un accordo fra le parti peggiori del Paese che si apprestava a nascere. (Napoliclick)

Cimo: l'autonomia differenziata mina la Costituzione e l'unità del Paese

“Come Cimo - spiega una nota - prendiamo atto della mancata volontà di voler adottare interventi strutturali seri e fuori tesi a ridurre i tempi di attesa in sanità; un provvedimento legislativo che premia il settore privato senza chiare né il controllo sull’appropriatezza delle prestazioni erogate, né dell’impegno datoriale sui rinnovi dei contratti dei medici. (Sanità24)

aveva scritto nel progetto di legge che il “regionalismo differenziato”, ossia l’assegnazione di competenze diverse alle regioni, «ha generato una proliferazione di enti territoriali intermedi a “geometria variabile”, appesantendo ulteriormente l’iperterritorializzazione della maglia amministrativa, con frequenti sovrapposizioni di competenze territoriali e con moltiplicazione delle disfunzioni della pubblica amministrazione, tali da rendere difficoltosa la garanzia di standard adeguati e finanche minimi dei servizi». (Pagella Politica)