Isabella Palagi, la preside anti-occupazioni del liceo Virgilio di Roma: «Un'esigua minoranza lede il diritto allo studio di molti»

Isabella Palagi, la preside anti-occupazioni del liceo Virgilio di Roma: «Un'esigua minoranza lede il diritto allo studio di molti»
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«Il nostro intento con la manifestazione di questa mattina in piazza Santi Apostoli è quello di far finire pacificamente e il più presto possibile l’occupazione del Virgilio. Un’occupazione gestita da una esigua minoranza e che di fatto lede il diritto allo studio di molti»: sono queste le parole di Isabella Palagi, dirigente scolastico del liceo di via Giulia da sei anni (e alla sua quarta occupazione), «preso» dagli studenti nella notte tra sabato e domenica. (Corriere Roma)

Ne parlano anche altre fonti

Una sparuta pattuglia, 30 persone, si è riunita stamattina a Roma, piazza Santi Apostoli, per protestare contro l’occupazione studentesca del liceo Virgilio. Come ogni anno, quasi dalla notte dei tempi, nella Capitale arriva con l’inverno la stagione delle autogestioni scolastiche. (Il Fatto Quotidiano)

L’autunno caldo delle occupazioni scolastiche romane è arrivato anche nello storico liceo classico di piazza del Collegio Romano, l’Ennio Quirino Visconti (diretto da Rita Pappalardo). (Corriere Roma)

La sede del liceo Montessori di via Livenza è stata occupata questo pomeriggio. Dall'inizio dell'anno scolastico, le scuole occupate sono state otto: Gullace, Pilo Albertelli, Enzo Rossi, Plinio Seniore, Cavour e Virgilio (Repubblica Roma)

Scuole occupate a Roma, un genitore: «Comandano piccoli gruppetti»

La dirigente del liceo romano ha chiesto l’autorizzazione per lo svolgimento del sit-in sia alla Questura sia al Direttore dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio, la dottoressa Anna Paola Sabatini. (Tecnica della Scuola)

Interrompendo la didattica e provocando danni ingenti alle strutture. Un sit-in senza cori né striscioni. (ilmessaggero.it)

«L'occupazione è una cosa al contrario perché lo fanno fa per il diritto allo studio, ma così facendo non permettono di studiare, sono per la libertà ma non permettono la libertà degli altri studenti: pochi decidono per tutti». (Corriere TV)