Il silenzio di genitori e parenti: "Abbiamo bisogno di stare tra noi"
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Di Gilberto Dondi e Zoe Pederzini "Ci dispiace, ma al momento abbiamo bisogno di stare tra noi, in silenzio. Non ci sentiamo di dire nulla su quanto accaduto e non possiamo parlarne". Sono in tanti, quasi tutti parenti, a casa Mushtaq. Una palazzina tranquilla, in via Di Vincenzo in Bolognina, con i muri rossi e i balconcini tutti uguali. Al terzo piano le luci sono accese e alcuni parenti si affacciano. (il Resto del Carlino)
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I video del prima e dopo la "cura" Islam e un libro per avvicinare i più piccoli ai precetti dell'integralismo. Cosa c'è da sapere sull'inchiesta, incluso il quinto indagato (e ricercato) ora in Etiopia (Open)
Sono tutti e cinque accusati di aver creato, in particolare tramite piattaforme online, un’associazione terroristica volta alla promozione, al consolidamento e al rafforzamento di formazioni come Al Qaeda e Stato Islamico (Isis); domani, 27 dicembre, per i primi due membri del gruppo smascherato dai carabinieri del Ros si svolgeranno gli interrogatori di garanzia. (Corriere della Sera)
– La presunta leader dell’associazione con finalità di terrorismo e istigazione a delinquere smantellata ieri dal blitz dei carabinieri del Ros coordinati dalla Dda, una bolognese di origini pakistane di 22 anni, aveva le idee chiare sulla propria attività di proselitismo per la causa jihadista via web, così come sull’illegalità della cosa. (il Resto del Carlino)
BOLOGNA – Una vera e propria "influencer" online della Jihad, con l'ossessione del proselitismo e in particolare della diffusione di contenuti, precetti, video, preghiere in lingua italiana, per reclutare quanti più possibile coetanei in Italia. (La Repubblica)
BOLOGNA. Video sui social, TikTok ma non solo, che mostravano la "trasformazione" secondo i dettami dell'Islam, così come inculcati dalla sorella maggiore, ispirati alla Jihad. (La Stampa)
La Jihad, la guerra santa contro gli infedeli «da sgozzare», la necessità di raddrizzare i piccoli musulmani che crescono in Paesi di «miscredenti», come l'Italia: una missione totalizzante, abbracciata in modo cieco, senza sé e senza ma, pur con qualche timore ma comunque nella consapevolezza di non poter più star fermi davanti alle ingiustizie subite dai fedeli, come il popolo palestinese di Gaza. (ilmessaggero.it)