Impagnatiello, perché i pm chiedono l'ergastolo per l'omicidio di Giulia Tramontano: «Psicopatico, bugiardo e senza scrupoli, è la banalità del male»

Impagnatiello, perché i pm chiedono l'ergastolo per l'omicidio di Giulia Tramontano: «Psicopatico, bugiardo e senza scrupoli, è la banalità del male»
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Il 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, si chiuderà in primo grado il processo a carico di Alessandro Impagnatiello. Per lui potrebbe arrivare la condanna all'ergastolo, come è stato chiesto dalla Procura di Milano, con anche 18 mesi di isolamento diurno, al termine di una requisitoria durata circa due ore e presentata come un vero e proprio «viaggio nell'orrore». (leggo.it)

Su altri giornali

Quando si è trovato con le spalle al muro ha scelto quello che era per lui il male minore. Ovvero uccidere la compagna Giulia Tramontano. (Fanpage.it)

«Un uomo fragile e misero» che in un raptus uccide la donna che aveva scoperto il suo tradimento, dice la difesa chiedendo clemenza ed una pena detentiva inferiore all’ergastolo. (Corriere Milano)

E per la famiglia di Giulia Tramontano quell’itinerario all’inferno non s’è mai interrotto per 18 mesi. Quando la presidente della Corte d’Assise rinvia la camera di consiglio all’udienza del 25 novembre, dai banchi dove siedono i familiari di Giulia si alza quasi un urlo: «No!». (Corriere Milano)

Chi è Alessia Menegazzo, la pm del processo ad Alessandro Impagnatiello: dalle violenze di Capodanno al caso Di Fazio. E nel 2015 rischiò di essere uccisa in tribunale

E' prevista il prossimo 25 novembre, nella Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la sentenza per l'omicidio di Giulia Tramontano uccisa con 37 coltellate dall'ex compagno Alessandro Impagnatiello. (Civonline)

Quest'oggi è infatti attesa la richiesta d'ergastolo per il killer di Giulia Tramontano. Un omicidio considerato dalla pm Alessia Menegazzo un "viaggio nell'orrore", secondo la requisitoria. (Il Giornale d'Italia)

E poi quelle ultime frasi, rivolte non all’imputato ma alla vittima di questa storia, con Giulia ricordata come «una donna straordinaria e forte, pronta ad occuparsi da sola del bambino che aspettava». (Corriere Milano)