Byd, l’Ue indaga per presunti sussidi cinesi sullo stabilimento in Ungheria. Ecco cosa può succedere

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Altre notizie:
Milano Finanza ECONOMIA

La Commissione Europea ha avviato un’indagine preliminare per verificare se la Cina abbia fornito sussidi ingiusti alla fabbrica ungherese di Byd, gigante dell’auto elettrica, in una mossa che potrebbe intensificare le tensioni commerciali tra Bruxelles e Pechino. La notizia è stata riportata dal Financial Times. Secondo il quotidiano britannico, due fonti vicine alla questione hanno confermato che Bruxelles sta valutando l’impatto dei sussidi pubblici cinesi nell’ambito del Regolamento sulle Sovvenzioni Straniere, introdotto nel 2023. (Milano Finanza)

Se ne è parlato anche su altri media

La filiera italiana della componentistica "che sarà una risorsa per il marchio cinese". L’Italia ancora in corsa per avere uno stabilimento BYD, "anche se l’atteggiamento poco amichevole verso le auto cinesi non aiuta". (Avvenire)

In un crescente contesto di tensioni su dazi e azioni di salvaguardia più o meno condivisibili, la Commissione Europea ha avviato un’indagine preliminare per verificare se il governo cinese abbia concesso sussidi illegittimi a BYD (Build Your Dreams), per sostenere la costruzione del nuovo impianto produttivo in Ungheria. (DMove.it)

In particolare Bruxelles starebbe verificando la possibile concessione da parte della Cina di contributi non giustificati per la fabbrica che deve entrare in funzione nel 2025. ROMA – L’Unione Europea ha aperto un’indagine sullo stabilimento Byd in Ungheria. (la Repubblica)

BYD sta portando avanti un ambizioso piano di crescita in Europa. Parte fondamentale di questo piano è una nuova fabbrica che l'azienda sta costruendo in Ungheria e che entrerà in funzione entro la fine del 2025. (HDmotori)

I rapporti tra l'Ue, l'Ungheria di Orban e la Cina rischiano di inasprirsi se dovesse essere confermata la nuova indagine di Bruxelles su Byd per presunti aiuti di Stato. Ma il marchio avrebbe problemi anche in Messico. (Start Magazine)

L’Unione Europea ha varato l’anno scorso una serie di dazi mirati contro i costruttori cinesi che esportano veicoli elettrici nel Vecchio Continente, tra i quali Byd, con l’obiettivo di colpire chi beneficia di aiuti pubblici per mantenere i prezzi artificialmente bassi, danneggiando così la concorrenza locale. (l'Automobile - ACI)