I razzi di Hezbollah sulla base italiana
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Le trattative per una tregua in Libano non fermano ancora il conflitto né i razzi di Hezbollah su Unifil, che ieri hanno colpito una base italiana, senza provocare feriti. Nel mirino è finito il quartiere generale del nostro contingente e del settore Ovest di Unifil, a Shama, nel sud del Paese dei Cedri. Secondo l'Onu i soldati della missione internazionale sono stati presi di mira tre volte ieri e 4 soldati ghanesi sono rimasti feriti a est del villaggio di Ramyah, quando un razzo, «sparato molto probabilmente da attori non statali», ha colpito la loro base. (il Giornale)
La notizia riportata su altri media
«Inammissibile», ha tuonato il ministro degli Esteri Antonio Tajani. E i recenti attacchi hanno messo in evidenza i crescenti rischi per i soldati italiani coinvolti nella missione di pace Onu in un contesto di tensioni sempre più marcate. (ilmessaggero.it)
Otto razzi sparati probabilmente dalle milizie, a tre giorni da un precedente episodio, hanno colpito il quartier generale di Shama, cinque militari della Brigata Sassari, i Dimonios, sono finiti in infermeria in osservazione, ma non sono rimasti feriti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Otto ordigni da 107 millimetri hanno centrato il quartier generale del contingente italiano e del settore ovest di Unifil a Shama, cadendo su alcune aree all'aperto e sul magazzino ricambi della base, dove in quel momento fortunatamente non c'erano soldati. (La Stampa)
Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie Medio Oriente. Razzi contro l’Unifil, di nuovo, con militari italiani finiti in ospedale. Tavolo di tregua aperto intorno al sì condizionato di Hezbollah e Libano alla proposta degli Stati Uniti per un cessate il fuoco. (TV2000)
“È un’azione inammissibile contro chi lavora per la pace”, ha dichiarato il ministro degli esteri Antonio Tajani. Il ministro della Difesa Guido Crosetto, inizialmente orientato a indicare Israele come responsabile, ha successivamente chiarito che i razzi erano di provenienza Hezbollah (RSI Radiotelevisione svizzera)
Sia garantita la sicurezza dei militari che operano con mandato ONU (USMIA)