Zes Unica, per il Mezzogiorno un faraonico progetto dai piedi di argilla

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Per saperne di più:
il manifesto INTERNO

Mentre il suo governo progetta di spaccare il paese con l’autonomia differenziata, ieri la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sostenuto che il piano strategico per la «Zona economica speciale unica del Mezzogiorno» (la «Zes unica») sarà «un mattone in più» per costruire il vagheggiato «modello di cooperazione e sviluppo con l’Africa: il piano Mattei». Il caso è curioso: da un lato, si pensa di dividere l’Italia in venti staterelli, una «secessione dei ricchi» capitanata dalla macroregione leghista del Lombardo-Veneto; dall’altro lato, il Mezzogiorno ridotto a uno spezzatino dovrebbe fare da traino «a livello geopolitico all’Africa» grazie al mastodontico progetto con i piedi di argilla della «Zes unica». (il manifesto)

Su altre testate

"Oggi adottiamo un provvedimento fondamentale per l’Italia e che contribuirà a disegnare la politica di sviluppo del Sud per i prossimi tre anni, ovvero il Piano strategico per la Zona economica speciale unica del Mezzogiorno". (Teleborsa)

Così il ministro per gli Affari Europei, per le politiche di coesione, il Sud e il PNRR, Raffaele Fitto in conferenza stampa sulla Zes unica. E' un lavoro svolto con l'obiettivo metodologico e di merito". (Corriere TV)

"La Zes unica sostituisce le precedenti otto Zes limitate alle aree retroportuali che non hanno funzionato come avrebbero dovuto e, grazie ad un serio confronto con la Commissione europea, estende i benefici della zona economica speciale all’intero territorio di tutte le Regioni del nostro Mezzogiorno. (Italia Oggi)

“Sviluppo e crescita del Sud nei prossimi 3 anni”: così Meloni esalta la Zes unica

Presentato venerdì mattina a Palazzo Chigi, in presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il Piano Strategico per la Zes (Zona Economica Speciale) unica per il Sud Italia: un’iniziativa che mira a unificare il regime normativo sull’attività di impresa in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna, al fine di fornire un quadro che incentivi gli investimenti e lo sviluppo economico in queste aree. (LAPRESSE)

È un commento amarissimo- quello del Presidente e del Segretario di CNA Trapani, Giuseppe Orlando e Francesco Cicala- al contenuto della circolare dell’Agenzia delle Entrate dello scorso 22 luglio, in cui è stabilito che il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nella Zona Economica Speciale delle regioni meridionali sarà drasticamente ridotto: nel dettaglio, in Sicilia, la percentuale del credito d’imposta effettivamente fruibile crolla vertiginosamente dal 60% al 10,60%. (BlogSicilia.it)

“Lo sviluppo della Zes unica – ha aggiunto – è una sfida per tutti, funziona e funzionerà se tutti gli attori coinvolti, Governo, Regioni, Enti locali, cittadini e imprese capiranno la portata di questa grande sfida”. (StrettoWeb)