Attentato a Trump, i dubbi su Thomas Crooks. “Ha scelto il tycoon perché il suo comizio era più vicino”

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– C'è qualcosa che non torna nell'attentato a Donald Trump da parte Thomas Matthew Crooks. Forse è stata una casualità la scelta di sparare al tycoon, che ha visto rafforzarsi ulteriormente la sua candidatura alla presidenza degli Stati Uniti dopo quanto avvenuto a Butler, in Pennsylvania. Gli investigatori sono infatti giunti alla conclusione che Crooks abbia scelto Trump ''perché il comizio era a un'ora di distanza da casa sua'' e perché era ''l'obiettivo di più alto profilo vicino a lui''. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Altri, sempre nello stesso silenzio, si sono chiesti come può essersi preparato un tiratore da olimpiade come questo e chi gli ha insegnato a sparare così. (ItaliaVeranews)

Wray ha rivelato che il giovane attentatore, Thomas Matthew Crooks, “fece volare il drone attorno all’area” del comizio, a circa 200 metri dal palco. L’attentatore di Donald Trump fece volare un drone nell’area prossima al comizio, appena due ore prima di sparare all’ex presidente. (LAPRESSE)

Buongiorno Signor Severgnini, ho letto con interesse il suo articolo di ieri. (Corriere della Sera)

Cosa non torna su Thomas Crooks: la ricognizione sul luogo del comizio, il fucile nascosto, le minacce di strage sulla chat scolastica

Il potenziale assassino di Donald Trump, Thomas Matthew Crooks, cercò dettagli dell'attentato a John F. Kennedy sul suo computer portatile e fece volare un drone nella zona vicino al comizio appena due ore prima che l'ex Presidente salisse sul palco il 13 luglio a Butler, in Pennsylvania (L'HuffPost)

È stato diffuso da un nuovo video girato subito dopo il tentato assassinio dell'ex presidente americano Donald Trump durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, il 13 luglio. Le immagini, riprese dalla bodycam di un poliziotto e diffuse dal senatore repubblicano Chuck Grassley, mostrano il dialogo tra due addetti alla sicurezza sul tetto dove si era appostato il ventenne Thomas Matthew Crooks per sparare a Trump. (La Stampa)

Ricerca sul suo profilo incrociata con gli accertamenti su cosa ha preceduto l’attentato a Donald Trump. L’FBI, dopo aver ricostruito gran parte dei movimenti del ventenne, deve scoprire come sia riuscito a introdurre il fucile in una zona (in teoria) sorvegliata, con un check point dotato di metal detector. (Corriere della Sera)