Giorgia Meloni ricorda Satnam Singh al Senato: "Raga', alzateve pure voi", l'invito a Salvini e Tajani

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Una morte “orribile e disumana”. Con queste parole Giorgia Meloni, mercoledì 26 giugno, ha ricordato in Senato Satnam Singh, il bracciante morto a Latina, abbandonato in strada con un arto amputato dal suo datore di lavoro. Dopo la standing ovation dell’Aula, la premier ha invitato i suoi vice, Matteo Salvini e Antonio Tajani, a partecipare: “Raga’, alzateve pure voi“. Giorgia Meloni ricorda Satnam Singh L'invito a Tajani e Salvini: "Raga', alzateve pure voi" I visti chiesti dal Governo per la famiglia di Satnam Singh Giorgia Meloni ricorda Satnam Singh Giorgia Meloni, durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo, ha ricordato la morte di Satnam Singh. (Virgilio Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio Ue, ha ricordato Satnam Singh, il bracciante agricolo di origini indiane morto in tragiche condizioni a Latina. (Il Sole 24 ORE)

Questa è l'Italia peggiore che lucra sulla disperazione" Un passaggio del discorso di Meloni che tutti i deputati e i ministri presenti in Aula hanno sottolineato alzandosi in piedi e applaudendo a lungo. (Tuttosport)

Il testimone lavorava presso i Lovato senza contratto, anche lui è un irregolare, come lo erano Satnam e la moglie Sony. Satnam è morto circa 24 ore dopo in ospedale. (Corriere TV)

Morte di Satnam Singh, Meloni: “Dal suo datore di lavoro un atteggiamento schifoso. È l’Italia peggiore”. E chiede ai ministri di alzarsi

Ascolta ora 00:00 00:00 Screen da video La Presse (il Giornale)

Un sistema che produce schiavitù, sfruttamento e morte, insieme alla narrazione che lo sostiene in nome del profitto, che chiede di massimizzare la produzione al minor costo possibile, e del consumo. Se accettiamo questo paradigma accettiamo lo sfruttamento degli esseri umani, degli animali, delle risorse naturali da parte dei grandi gruppi economici. (il manifesto)

La piaga del caporalato è tutt’altro che sconfitta nonostante gli impegni di tutti i governi, ma non intendiamo smettere di combatterla”. Questa è l’Italia peggiore. (Il Fatto Quotidiano)