Sabella: “Non servono nuove carceri ma carceri nuove. E questo principio viene ignorato perché gli interessi sono diversi”

Sabella: “Non servono nuove carceri ma carceri nuove. E questo principio viene ignorato perché gli interessi sono diversi”
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Il Fatto Quotidiano INTERNO

“Sinceramente non ho mai capito perché in questo paese, da almeno 40 anni a questa parte, manchi un progetto di riforma carceraria, così come manca un progetto sulla giustizia, visto che ogni ministro che è arrivato ha fatto riformine a macchia di leopardo sempre nell’interesse di una determinata parte o di un determinato gruppo ideologico. Non si possono affrontare settorialmente i problemi facendo un’amnistia o un indulto, perché il problema non è dato dalla costruzione di nuove carceri o dalle misure alternative alla detenzione”. (Il Fatto Quotidiano)

Se ne è parlato anche su altri giornali

La situazione all'interno del carcere di Bergamo si fa sempre più incandescente, e non solo per il clima (il caldo certo non facilita la vita dei detenuti, anzi...), ma anche per il sempre più elevato sovraffollamento: l'ultimo report aggiornato al 30 giugno 2024 da Antigone, l'associazione per i diritti e le garanzie nel sistema penale, riporta la presenza di ben 575 carcerati a fronte di una capienza regolamentare di 319 posti. (Prima Bergamo)

“In questi giorni assistiamo ad una discussione accesa sulla situazione carceri. C’è un sovraffollamento inaccettabile, in alcuni casi oltre il 140%, in Basilicata oltre il 130%, che comprime gli spazi di vita previsti per i detenuti, almeno 3 metri quadrati nelle celle, ed impedisce le attività di formazione e studio che sono un punto cardine della funzione rieducativa della pena. (Potenza News )

I detenuti presenti nelle Carceri italiane sono 61.134; i posti regolarmente disponibili ammontano a 47.004, rispetto alla capienza regolamentare di 51.269 (con un divario di –4.240 posti). Da un ulteriore approfondimento si evince che tale criticità è dovuta all’attuale inagibilità di diverse camere di pernottamento e in alcuni casi di intere sezioni detentive (come per esempio San Vittore, dove l’indice di sovraffollamento si attesta al 224,38% ed è l’Istituto che sui 190 detiene il massimo primato). (LAPRESSE)

Il tabù dell’indulto deve cadere. In queste celle la pena è disumana

Si apre con 62 vittime questo agosto terribile delle carceri italiane e i docenti appartenenti alla Rete delle scuole ristrette che operano da decenni nelle carceri, come insegnanti e come volontari, sentono l’esigenza di intervenire ribadendo quanto già sottolineato nei lavori della IX GIORNATA NAZIONALE DEL MONDO CHE NON C’E’, seminario estivo della Rete, svoltosi come di consueto a luglio, nell’ambito del Festival dei Due Mondi di Spoleto. (Tecnica della Scuola)

Una tornata di assunzioni, con uno stanziamento di 9,5 milioni per gli psicologi e un milione per i mediatori culturali, a cui si aggiungono sette milioni per la presa in carico e il reinserimento sociale dei detenuti. (Italia Oggi)

Il furore securitario giustizialista degli ultimi trent’anni ha fatto un tabù della parola “indulto”: chi provi a pronunciarla è investito dall’aggressione dei sedicenti “honesti” che tacciano di correità con i criminali tutti coloro che provino a sostenere che le manette non sono la soluzione di tutti i problemi. (Il Dubbio)