Le carceri riempiono l’agenda del governo. Una tornata di assunzioni, con uno stanziamento di 9,5 milioni per gli psicologi e un milione per i mediatori culturali, a cui si aggiungono sette milioni per la presa…
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La situazione delle carceri italiane è diventata insostenibile, con un sovraffollamento che supera il 130% in Basilicata e il 140% in altre regioni. Questo problema non solo limita lo spazio vitale dei detenuti, ma impedisce anche lo svolgimento delle attività di formazione e studio, fondamentali per la funzione rieducativa della pena.
Le condizioni di vita all'interno delle carceri sono drammatiche. I detenuti dispongono di meno di 3 metri quadrati nelle celle, uno spazio insufficiente per garantire una vita dignitosa. Inoltre, il sovraffollamento aumenta il rischio di violenze e peggiora le condizioni igienico-sanitarie.
Il numero di suicidi nelle carceri italiane è allarmante. Nel 2024, si sono già registrati 61 suicidi, un dato che rischia di superare il record negativo del 2022, quando si contarono 85 morti. Dal 2016, oltre 600 detenuti si sono tolti la vita, un segnale chiaro della gravità della situazione.
Il governo ha stanziato fondi per migliorare la situazione nelle carceri. Sono previsti 9,5 milioni di euro per l'assunzione di psicologi e un milione per mediatori culturali. Inoltre, sono stati destinati sette milioni di euro per la presa in carico e il reinserimento sociale dei detenuti. Questi interventi sono stati illustrati dal ministro della giustizia Carlo Nordio durante la prima approvazione del decreto Carceri (dl 92/2024) al Senato.
Il sovraffollamento ha portato a un aumento delle proteste e delle rivolte all'interno delle carceri. Recentemente, il 1 agosto 2024, si sono verificate rivolte nel carcere minorile di zona Lingotto e in quello delle Vallette a Torino. La situazione è particolarmente critica per i giovani detenuti, che sono sempre più spesso vittime di suicidi.
La situazione delle carceri italiane richiede interventi urgenti e strutturali per garantire condizioni di vita dignitose ai detenuti e migliorare la sicurezza e il benessere degli agenti di polizia penitenziaria. Solo attraverso un impegno concreto e continuativo sarà possibile affrontare e risolvere il problema del sovraffollamento e delle condizioni di vita inaccettabili nelle carceri italiane.
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