Accusa, falsi dati su emissioni di CO₂ per ingiusto profitto di Acciaierie d'Italia: dieci indagati

Inchiesta della procura della Repubblica di Taranto. Perquisizioni in corso fra Puglia ed altre regioni a carico di dieci persone indagate, l’accusa è di false attestazioni in merito a certificati biossido di carbonio. L’ipotesi è che sia stato procurato un indebito profitto ad Acciaierie d’Italia (che è attualmente in amministrazione straordinaria): dati falsi per ottenere più quote gratuite di emissioni di anidride carbonica (Noi Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

È l’accusa della procura di Taranto, che indaga per il reato di truffa in danno dello Stato dieci tra ex amministratori, procuratori, dipendenti e collaboratori pro tempore del gruppo partecipato da Am InvestCo Italy e Invitalia e ha disposto perquisizioni nei loro confronti. (Il Fatto Quotidiano)

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E' il commento del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine del tavolo su Piombino. “Evidentemente avevamo ragione a riprendere in mano l'ex Ilva con l'amministrazione straordinaria”. (Tiscali Notizie)

Inquinare conviene. I grandi gruppi dell’acciaio, del cemento, della chimica e della raffinazione di petrolio per anni hanno fatto profitti grazie al sistema messo in campo nel 2005 dall’Unione europea per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. (Il Fatto Quotidiano)

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 03 lug - Su disposizione della procura di Taranto, quest'oggi, la Guardia di Finanza di Bari ha eseguito una serie di perquisizioni nei confronti di 10 persone - ex amministratori, consulenti e dipendenti di Acciaierie d'Italia (oggi in amministrazione straordinaria che gestisce l'ex Ilva) - indagate per truffa ai danni dello Stato in merito al mercato delle emissioni di Co2. (Il Sole 24 ORE)

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