Indagine su Acciaierie d'Italia per presunta truffa sulle emissioni di CO2

L'ex Ilva, ora Acciaierie d'Italia, è al centro di un'indagine condotta dalla Procura di Taranto. Dieci persone, tra ex amministratori, consulenti e dipendenti, sono indagate per presunta truffa ai danni dello Stato in relazione al mercato delle emissioni di CO2.

La Guardia di Finanza di Bari ha eseguito una serie di perquisizioni su disposizione della Procura di Taranto. Le indagini riguardano la presunta falsificazione dei dati relativi alle emissioni di CO2 associate alle attività di Acciaierie d'Italia. Queste presunte irregolarità sarebbero state commesse prima che la società fosse sottoposta alla procedura di amministrazione straordinaria.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato le indagini affermando che la decisione di riprendere l'ex Ilva con l'amministrazione straordinaria era giusta. Queste parole sono state pronunciate a margine dei tavoli di oggi al Mimit su Piombino e Borsa Italiana.

L'inchiesta è ancora in corso e potrebbe avere importanti ripercussioni sul futuro di Acciaierie d'Italia. La società, attualmente in amministrazione straordinaria, gestisce lo stabilimento ex Ilva di Taranto. Le conclusioni dell'indagine potrebbero influenzare le decisioni future riguardanti la gestione e l'operatività dello stabilimento.

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