Morto all’età di 28 anni Sammy Basso, Meloni “Esempio di positività”

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La Nuova Sardegna INTERNO

ROMA (ITALPRESS) – Si è spento all’età di 28 anni il biologo veneto, Sammy Basso. Affetto da progeria, si era laureato in Scienze Naturali all’Università di Padova nel 2018 con una tesi dedicata all’esistenza di terapie per rallentare il decorso della sua patologia. Inoltre, ha fondato l’Associazione Italiana Progeria Sammy Basso onlus. “Sammy Basso è stato un esempio straordinario di coraggio, fede e positività. (La Nuova Sardegna)

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Era arrivato da poco, quando ha comunicato ai suoi amici di non sentirsi bene, sono usciti all’aperto ed è stato in quel momento che ha avuto il malore fatale. Sammy Basso si è sentito male sabato 5 ottobre intorno alle 22.30 nel ristorante Villa Razzolini Loredan ad Asolo, dove stava partecipando ad un matrimonio. (Il Mattino di Padova)

«Sammy si è spento, all'improvviso - continuano - dopo una giornata di festa circondato dall'affetto di chi gli voleva bene. (Corriere della Sera)

Era il novembre 2013, quando il telefonò squillò in casa Basso, a Tezze sul Brenta. A rispondere la mamma di Sammy, il giovane affetto da progeria di Hutchinson-Gilford morto oggi all’età di 28 anni e all’epoca studente 17enne. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Morto Sammy Basso, il 28enne italiano affetto da progeria

Sammy Basso, il più longevo malato di progeria, morto a 28 anni ha riportato all’attenzione di tutti una patologia che è allo studio di molti scienziati sui processi di invecchiamento. (Gazzetta di Parma)

Esempio di grande coraggio, il giovane biologo vicentino ha fatto conoscere al mondo la sindrome di Hutchinson-Gilford. Si era laureato all'Università degli Studi di Padova in Scienze naturali con indirizzo biologico molecolare ed era stato insignito dal presidente Mattarella del Cavalierato dell'Ordine al Merito della Repubblica. (la Repubblica)

È morto all’età di 28 anni Sammy Basso , malato italiano di progeria che aveva fatto conoscere in tutto il mondo la malattia rara della quale era affetto e che causa l’invecchiamento precoce delle cellule e dell’organismo ma non del cervello. (Il Sole 24 ORE)