Bavaglio ai magistrati, Nordio ammette: "Ne abbiamo discusso, ma non c'è un disegno di legge"
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Il ministro Carlo Nordio ammette che l'ipotesi di sanzioni ai magistrati che criticano il governo è una "riflessione" fatta da tempo. Non è una questione già sul tavolo, non c’è alcun disegno di legge pronto a essere discusso. Ma il tema delle sanzioni ai magistrati che manifestano idee politiche, esprimendo il loro pensiero, è stato già questione di discussione all’interno del governo. Ad ammetterlo è il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, durante la registrazione della trasmissione Cinque Minuti in onda questa sera su Rai 1. (LA NOTIZIA)
Su altri media
“È una riflessione che stiamo facendo da tempo sull’opportunità che alcuni magistrati si esprimano in termini rudi e aggressivi, come purtroppo è avvenuto anche di recente, nei confronti di membri del governo, e su quali possano essere le conseguenze”. (Il Fatto Quotidiano)
Getting your Trinity Audio player ready... Ill ministro della Giustizia è intervenuto a 'Cinque minuti' su Raiuno nella puntata in onda questa sera (Dire)
"Apprendo con stupore e amarezza che il governo avrebbe intenzione di introdurre un illecito disciplinare delineato con una formula estremamente indeterminata: '… ogni … comportamento tale da compromettere l'indipendenza, la terzietà e l'imparzialità del magistrato, anche sotto il profilo dell'apparenza'. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La scrive, il capogruppo di Forza Italia al Senato, per «ringraziare pubblicamente» Carlo Nordio per le risposte fornite alle sue interrogazioni. La nota firmata da Maurizio Gasparri arriva nel tardo pomeriggio. (ilmessaggero.it)
Questa riflessione è stata sollevata dal ministro della Giustizia, Carlo Nordio , che ha risposto a un'interrogazione parlamentare presentata da Maurizio Gasparr i, capogruppo di Forza Italia al Senato. (Il Dubbio)
Ma dall’atteggiamento dei mezzi di comunicazione di massa (il Corriere della Sera che dà per scontata una “guerra di trent’anni”, a partire cioè da Mani pulite, tra “politica e magistratura”) e da posizioni di non pochi giuristi (di recente un pezzo di Pier Luigi Portaluri sul Foglio del 2 febbraio, che sposa la tesi, già sostenuta da Sabino Cassese con “Il governo dei giudici”, della volontà dei magistrati di sostituirsi al potere politico). (Giustizia Insieme)