Stangata di inizio anno: tutti gli aumenti del 2025

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NoiTV - La vostra televisione ECONOMIA

Rincari per luce e gas, ma non solo: Il nuovo anno si apre con la previsione di numerosi aumenti che graveranno sulle famiglie toscane per più di 900 euro. La stima è di Federconsumatori regionale che ha tracciato una mappa delle principali voci di spesa che subiranno aumenti a partire da quelli dell’alimentazione per cui si spenderanno 288 euro in più all’anno. Ma la stangata riguarda anche le assicurazioni dell’auto, i costi bancari, i trasporti, la Tari, le tariffe dell’acqua, la scuola, le prestazioni sanitarie oltre che quelle di energia e riscaldamento (quasi 170 euro in più all’anno) su cui incide la scadenza degli accordi russo ucraini per il trasporto del gas. (NoiTV - La vostra televisione)

Ne parlano anche altri media

La temuta stangata alla fine sembra arrivata. Per le famiglie sarà un inizio anno all’insegna degli aumenti: +18,2% per il gas e +2,5% per la luce. Rincari dovuti al rialzo del prezzo della materia prima energia, che si abbatteranno sul consumatore finale. (Il Nord Est)

Nella nostra Regione che, é bene ricordarlo, deve all'export una quota importante della ricchezza prodotta (circa il 40% che diventa il 65% per la provincia di Modena) stanno crescendo a dismisura le richieste di cassa integrazione che già erano aumentate del 67% nel primo semestre 2024, oltre ai costi dell' energia pesa la recessione dei mercati europei, primo tra tutti la Germania che per settori trainanti come la meccanica e la ceramica rappresenta il primo mercato di riferimento’. (La Pressa)

Un peso economico insostenibile per molti, che si troveranno a fare i conti con una realtà sempre più incerta. I rincari previsti in vari settori, come energia, carburante, alimentazione e trasporti, avranno un impatto notevole sul bilancio di milioni di famiglie. (Valledaostaglocal.it)

Il caro gas costa 20 miliardi. Rinnovabili in ritardo. Le aziende: dateci certezze

Da una parte c’è l’incremento delle tariffe dell’energia elettrica di oltre il 18%, almeno fino a marzo, per i cosiddetti clienti vulnerabili. Bollette alle stelle. (ilgazzettino.it)

Lo stop alle forniture di gas russo, come anticipato, è arrivato puntuale il primo gennaio scatenando la speculazione finanziaria sui prezzi con rialzi fino al 30%. Vero è che dai gasdotti ucraini passa solamente il 5% delle importazioni, grazie a una diversificazione delle forniture , partita nel 2022, che ha messo al sicuro l’Europa e l’Italia. (Corriere della Sera)

La dipendenza dal gas russo è finita. Ma quella dal gas altrui, specie per l’Italia importatrice totale, resterà per anni. E produrrà bollette pesanti, non alleviate dalla crescita timida delle fonti rinnovabili, né dal ritorno… (la Repubblica)