Analisi Tecnica: EUR/USD del 3/01/2025, ore 15:50

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LA STAMPA Finanza ECONOMIA

Aggiornamento ore 15:50 Allunga il passo rispetto alla seduta precedente il cross Euro / Dollaro USA, portandosi a 1,0298 Euro / Dollaro USA. Operativamente le attese sono per un proseguimento della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 1,0313 e successiva a 1,0353. Supporto a 1,0273. Le indicazioni non costituiscono invito al trading.(A cura dell'Ufficio Studi Teleborsa) (LA STAMPA Finanza)

Ne parlano anche altre testate

Di Tina Teng L'euro è sceso ulteriormente rispetto al dollaro Usa, toccando un nuovo minimo in oltre due anni, tra le preoccupazioni per l'economia dell'Eurozona, i dazi di Trump e la discrepanza di politica monetaria tra la Bce e la Fed (Euronews Italiano)

Gli oneri concessori in parola rappresentano la parte del canone che il Gestore del servizio idrico deve corrispondere annualmente, secondo le previsioni del Piano d’Ambito, per le opere idrauliche, fognarie e per i vari beni ad esso affidati dagli stessi Comuni tramite l’Egato. (Frosinone News)

Buona tenuta per il cross-rate Euro contro Dollaro che evidenzia un andamento poco migliore dell'Euro contro la divisa nipponica. Il cambio Euro/Dollaro USA ha aperto a 1,0265, in rialzo dello 0,28% rispetto alla vigilia, in raffronto all'Euro/Yen che consolida su 161,87. (LA STAMPA Finanza)

Euro ai minimi dal 2022 e a rischio parità nel 2025

Il Cross Euro / Dollaro USA estende i guadagni rispetto alla seduta precedente, attestandosi a 1,0299 Euro / Dollaro USA. Le implicazioni tecniche assunte avvalorano l'ipotesi di una prosecuzione della giornata in senso positivo con resistenza vista a quota 1,0316 e successiva a 1,0359. (LA STAMPA Finanza)

Le indicazioni non costituiscono invito al trading. Senza slancio il cross-rate Euro contro Dollaro che si muove attorno ai livelli della vigilia, in contrasto con i segni di forza che arrivano dall'Euro contro la divisa nipponica. (LA STAMPA Finanza)

Tre fattori chiave spingono al ribasso: economia europea in difficoltà, rischio dazi Usa e politiche monetarie divergenti (Panorama)