A chi vuole affidarsi Agcom per la fase 2 di Piracy Shield
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Neanche il tempo di mettere a bilancio costi aggiuntivi per Piracy Shield, la piattaforma nazionale antipirateria, che subito l’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) ha messo mano al portafoglio. Il 23 ottobre ottobre, come raccontato per primo da Wired, il consiglio dell’ente approva una variazione di bilancio per garantirsi 256mila euro con cui coprire maggiori costi del cloud. Soprattutto per assicurare continuità ai servizi di Piracy Shield, il cui incremento non era stato previsto dai piani alti dell’Agcom. (WIRED Italia)
La notizia riportata su altri media
Ma c’è una clausula che potrebbe aprire un nuovo fronte. DAZN ad agosto ha bloccato usando Piracy Shield alcuni nomi di dominio io usati dalla più nota app IPTV usata sui TV Samsung e LG. (DDay.it)
La piattaforma Piracy Shield crea polemiche anche all’interno di AgCom, l’autorità garante per le comunicazioni. Dopo l’audizione in Commissione Cultura alla Camera del presidente Giacomo Lasorella, infatti, è arrivata la risposta su Linkedin di Elisa Giomi, uno dei quattro commissari che insieme allo stesso Lasorella fa parte del Consiglio di Agcom. (Calcio e Finanza)
Ma non solo. A pubblicare critiche verso la piattaforma questa volta è la I2Coalition, (Internet Infrastructure Coalition) un'organizzazione americana che tra le fila vede Big Tech come Amazon, Cloudlflare e Google, tanto per citarne alcune. (Corriere della Sera)
A metterlo nero su bianco è una delibera del 23 ottobre. Quando il consiglio dell’Autorità garante delle comunicazioni (Agcom) si riunisce per gestire una patata bollente. (WIRED Italia)
Spaccatura all'interno di AgCom. AgCom: i motivi dello scontro "Mi trovo di nuovo a dover mettere in trasparenza la mia posizione sulla piattaforma PiracyShield e a prendere le distanze dalle dichiarazioni rilasciate dal Presidente di Agcom in audizione presso la commissione Cultura della Camera dei Deputati, dichiarazioni peraltro mai discusse e tanto meno condivise con il resto del Consiglio Agcom, che il Presidente può rappresentare ma non certo sostituire", si legge in un post su Linkedin di Giomi. (QuiFinanza)
Questo ha provocato scalpore bloccando l’accesso a due domini, tizen.smartone-iptv.com e lg.smartone-iptv.com, accusandoli di violare i diritti di trasmissione della Serie A italiana. Fin dallo scorso 18 agosto dunque questi siti sono stati inclusi all’interno di una lista piena di domini illegali, restando inutilizzabili sul territorio italiano. (IlSoftware.it)