Google e Amazon: la protesta «formale» contro Piracy Shield (che costa sempre di più )
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Chi pensava che la nota della commissaria Agcom Elisa Giomi inviata al Corriere fosse uno degli atti conclusivi della vicenda Piracy Shield, che da mesi si trascina critiche, contraddizioni e contrasti, si sbagliava. Le novità questa volta arrivano anche dall'estero e c'entrano in qualche modo i colossi come Amazon e Google. Ma non solo. A pubblicare critiche verso la piattaforma questa volta è la I2Coalition, (Internet Infrastructure Coalition) un'organizzazione americana che tra le fila vede Big Tech come Amazon, Cloudlflare e Google, tanto per citarne alcune. (Corriere della Sera)
Se ne è parlato anche su altre testate
Questo ha provocato scalpore bloccando l’accesso a due domini, tizen.smartone-iptv.com e lg.smartone-iptv.com, accusandoli di violare i diritti di trasmissione della Serie A italiana. Fin dallo scorso 18 agosto dunque questi siti sono stati inclusi all’interno di una lista piena di domini illegali, restando inutilizzabili sul territorio italiano. (IlSoftware.it)
L’ente che ha in gestione la piattaforma nazionale anti-pirateria ha dovuto approvare una variazione di bilancio per far fronte alle spese aggiuntive. A metterlo nero su bianco è una delibera del 23 ottobre. (WIRED Italia)
Dal suo esordio, il 2 febbraio 2024 e fino al 31 ottobre scorso, lo scudo ha affondato oltre 32 mila siti illegali colpendone… (la Repubblica)
«Mi trovo di nuovo a dover mettere in trasparenza la mia posizione sulla piattaforma PiracyShield e a prendere le distanze dalle dichiarazioni rilasciate dal Presidente di Agcom in audizione presso la commissione Cultura della Camera dei Deputati, dichiarazioni peraltro mai discusse e tanto meno condivise con il resto del Consiglio Agcom, che il Presidente può rappresentare ma non certo sostituire», si legge in un post su Linkedin. (Calcio e Finanza)
Getting your Trinity Audio player ready... Su Repubblica. Le big tech Usa contro il Piracy Shield: "Non funziona bene e ostacola i commerci internazionali" (Dire)
Agcom ha fatto sbloccare l’app assolvendo di fatto i client dalla responsabilità di riprodurre contenuti illeciti. DAZN ad agosto ha bloccato usando Piracy Shield alcuni nomi di dominio io usati dalla più nota app IPTV usata sui TV Samsung e LG. (DDay.it)