Unicredit-Bpm: un potenziale di capitalizzazione da 98,2 mld

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Adnkronos ECONOMIA

Se il risiko va in porto, che succede? L'universo bancario italiano si riconfigurerebbe su tre grandi poli, notevole il potenziale di capitalizzazione. Secondo gli analisti contattati da Adnkronos, ai prezzi attuali, Unicredit e Banco Bpm insieme raggiungono una market cap stimata di 98,2 miliardi di euro, seguiti da Intesa Sanpaolo con 85,9 miliardi. Monte dei Paschi di Siena, in caso di matrimonio con Mediobanca, si attesta intorno ai 24,4 miliardi. (Adnkronos)

Su altre testate

Mentre calano ancora gli sportelli ( - 5%) e si riduce, seppur meno... Leggi tutta la notizia (Virgilio)

La segretaria generale della Fisac-Cgil Susy Esposito lancia l'allarme sul risiko bancario, per evitare che sia orientato solo ai "vantaggi finanziari per le banche e i loro azionisti". Dunque, secondo la sindacalista "deve emergere con maggiore chiarezza un orientamento a sostegno del lavoro, dell'economia e del paese, piuttosto che alla sola creazione di vantaggi finanziari per le banche e i loro azionisti". (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Utili record per circa 25 miliardi e maxi dividendi per la cifra di 21 miliardi messi a segno dalle banche lo scorso anno. È la Fisac Cgil a scattare la fotografia a fine 2024 del sistema bancario, nel report a cura dell'Ufficio Studi e Ricerche sui bilanci dei primi sette gruppi bancari (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Bbpm, Mps, Bper, Popolare di Sondrio e Credem), alla vigilia della prima di cinque operazioni di risiko: l'Opa di Banco Bpm su Anima Sgr. (Collettiva.it)

Povere imprese, le vere vittime del risiko bancario

In cambio riceveranno sette euro pe… E piazza Meda, da lunedì 17 marzo, è anche la prima a partire con il periodo di adesione all’offerta. (La Stampa)

In vista degli appuntamenti cruciali per le cinque Opa bancarie, che rendono la finanza italiana elettrica come non si vedeva dalla fine degli anni ’90, si sussegue la processione dei banchieri a Palazzo Chigi, con la sola eccezione del Ceo di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina che, non essendo interessato dal risiko bancario, non ha nulla da dire o da chiedere al Governo. (FIRSTonline)

C’è stata, sì, l’eccezione di Ubi, banca maggiore e per nulla in difficoltà, assorbita da un blitz di Banca Intesa, ma fu una situazione assolutamente particolare: il rapporto price to book dell’azione Ubi era a livelli oltraggiosamente bassi e, sotto un certo livello, è naturale che sul mercato gli animal spirits si potessero risvegliare, come in effetti successe. (Economy Magazine)