Class action contro Elon Musk per frode elettorale

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ECONOMIA

Elon Musk, noto imprenditore e fondatore di Tesla e SpaceX, è stato recentemente citato in giudizio con l'accusa di frode elettorale. La causa, che potrebbe evolversi in una class action, è stata avviata da un gruppo di elettori americani che avevano firmato una petizione proposta dallo stesso Musk. La petizione, che sosteneva la libertà di espressione e i diritti sulle armi, prometteva ai firmatari la possibilità di vincere un premio di un milione di dollari al giorno. Tuttavia, gli elettori-firmatari ora affermano che si sia trattato di una frode, chiedendo almeno cinque milioni di dollari di danni.

La vicenda ha preso una piega ancora più interessante quando Musk è stato visto partecipare al party elettorale di Donald Trump, accompagnato dal figlio X AE A-XII, nato nel 2020 dalla relazione con la cantante canadese Grimes. Il nome del bambino, piuttosto complicato da pronunciare, è stato spiegato dalla madre: X rappresenta la variabile sconosciuta, Æ è la pronuncia elfica per AI, che significa amore e/o intelligenza artificiale.

Durante il discorso della vittoria, Trump ha ringraziato Musk per il suo sostegno, definendolo un "super genio" e una "nuova stella". Il presidente ha elogiato il miliardario per il suo contributo alla campagna elettorale, sottolineando l'importanza di proteggere individui di tale calibro. Musk, infatti, è stato uno dei maggiori finanziatori della campagna di Trump, trascorrendo due settimane a Philadelphia e in altre parti della Pennsylvania per fare campagna a suo favore.

La causa legale contro Musk rappresenta un ulteriore capitolo nella sua controversa carriera, caratterizzata da successi imprenditoriali e frequenti polemiche.