Come la vittoria di Trump nelle elezioni Usa mette a rischio i sex worker

Come la vittoria di Trump nelle elezioni Usa mette a rischio i sex worker
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WIRED Italia INTERNO

La vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali segna una svolta importante non solo per la situazione geopolitica mondiale, ma anche per la condizione dei sex worker - creator di OnlyFans, protagonisti del porno, spogliarellisti e simili - negli Stati Uniti. Una categoria che, nelle settimane precedenti al voto, si è mobilitata per sensibilizzare gli elettori riguardo ad alcune delle proposte di legge anti-porno avanzate dai repubblicani nel Project 2025, un documento redatto per delineare le azioni politiche della sua seconda presidenza. (WIRED Italia)

Su altre fonti

Dopo il conteggio dei voti non si è fatta attendere la reazione dei leader politici italiani, da Giorgia Meloni a Matteo Salvini arrivando anche a Luca Zaia, governatore della Regione Veneto. Donald Trump è il 47esimo presidente americano. (ilgazzettino.it)

Due anni e mezzo di guerra alle frontiere non sono bastati ai governi del continente ad assemblare un embrione credibile di difesa comune. Quasi duecento miliardi di euro impegnati per l’Ucraina non stanno bastando a scacciare lo spettro di una sconfitta. (Corriere della Sera)

Alla Casa Bianca torna Donald Trump, ma dal suo primo mandato - ottenuto con le elezioni del 201 -, il mondo è molto cambiato. (Today.it)

Da Hulk Hogan a Tom Brady, l'esercito sportivo che ha sostenuto Trump

Figlio di un immobiliarista che divide il mondo in perdenti e vincenti. La scuola militare, la business school, l'esenzione dalla leva che gli evita il Vietnam. (Corriere della Sera)

Protagoniste le forze politiche di maggioranza e quelle di opposizione. Nel governo la premier Giorgia Meloni s i congratula su X «a nome mio e del Governo italiano» con «il presidente eletto degli Stati Uniti: Italia e Stati Uniti sono Nazioni “sorelle”, legate da un’alleanza incrollabile, valori comuni e una storica amicizia - aggiunge Meloni - . (Il Sole 24 ORE)

Se è vero che anche la politica in questi tempi è diventata la prosecuzione dello sport con altri mezzi, sia nella sua liturgia che nel suo epilogo; allora l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, il 47° della storia, arriva dopo una partita che ha diviso gli americani come mai era successo in precedenza. (La Gazzetta dello Sport)