Quei rischi nascosti nei conti dello Stato
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La pressione fiscale è risalita nell’ultimo trimestre 2024 secondo i dati Istat, notizia che impressiona i giornali anche perché contrasta con le vanterie del governo. In realtà si tratta di un numero assai fluttuante e di interpretazione poco certa, che espone al rischio di prendere lucciole per lanterne. La sostanza è che i conti del nostro Stato non sono buoni, pur se non incombono pericoli im… (La Stampa)
Se ne è parlato anche su altri giornali
"L'incidenza del deficit delle Amministrazioni Pubbliche sul Pil migliora sensibilmente", osserva l'Istat. Il saldo primario delle AP (indebitamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo, con un'incidenza sul Pil dell'1,7% (-2,8% nel terzo trimestre del 2023). (TgVerona)
L'economista a La Stampa: «Quello che ha fatto il governo è un risparmio sul disavanzo» (Open)
In un’economia in espansione i cittadini pagano più Irpef perché sono più ricchi e pagano più imposte indirette perché consumano di più. In base a questa logica, il presidente del Consiglio Meloni si rallegra del fatto che, nel 2024, la pressione fiscale, cioè il rapporto gettito-Pil, sia aumentata di 0,8 punti, superando la soglia del 40%. (La Stampa)
«Il taglio delle imposte non è altro che la conferma delle misure precedenti. Carlo Cottarelli, economista già al Fondo monetario internazionale e ora direttore dell’Osservatorio sui Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolic… (La Stampa)